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Inter, le pagelle di CM: Dumfries ancora decisivo, coraggio Calhanoglu. Skriniar una roccia!
Inter
Handanovic 6: L’avvio è subito shock, respinge a campanile un cross dalla destra e manca la presa alla ricaduta del pallone, aprendo a Chiellini la via del gol. Lo salva dalla traversa. Sbaglia la solita giocata con i piedi e regala palla a Morata, serve un salvataggio di Brozovic a sbrogliare tutto. Si fa perdonare deviando sul palo una bella conclusione di Zakaria.
D’Ambrosio 6,5: Una sola parola per descriverlo: affidabilità. Quando Inzaghi sceglie lui, non sbaglia mai. Si conferma a Torino, contro la Juventus, in uno stadio storicamente avverso ai nerazzurri. Skriniar 7: Nell’uno contro uno a campo aperto contiene Vlahovic e devia la sua conclusione in corner. Battaglia con il serbo utilizzando spesso il mestiere e solo in un’occasione perde un pericoloso contro uno finendo al bar su una finta del centravanti bianconero. Ma che roccia!
Bastoni 5,5: Spesso chiamato agli straordinari, perché dal suo lato si alternano Dybala, e Danilio e Cuadrado. Il colombiano gli scappa bene una volta sulla corsia laterale e arriva al cross, ma salva tutto Brozovic posizionato sulla linea di porta. La sfida si ripropone nella ripresa e il bianconero serve il bis, questa volta servendo Vlahovic a centro area, che però spreca. Dumfries 6,5: Morata scappa alle sue spalle ma lo spagnolo, da posizione defilata, impatta male di testa e spreca un potenziale pericolo. Si prende i rimproveri di Brozovic e Dzeko per qualche mancato affondo, poi abbassa la testa e inizia a produrre qualche buona iniziativa. Si infila tra Alex Sandro e Morata e conquista il rigore proprio anticipando lo spagnolo. (Dal 14’ s.t. Darmian 6: Azione caparbia sulla destra, quando sradica palla a De Sciglio e serve Correa in area, ma l’argentino spara alto. Arriva poche volte al cross, ma quando entra lui l’Inter pensa al contenimento). Barella 6: Recuperato da Rabiot a ogni tentativo di ripartenza, il francese lo sovrasta fisicamente. Poi cresce alla distanza e il suo pressing è decisivo nell’azione del rigore conquistato.
Brozovic 6: Scivola e regala un contropiede pericoloso a Dybala, che però si spegne tra i guantoni di Handanovic. Sventa la conclusione di Morata, quasi a botta sicura, rinculando verso la linea di porta. La regia non è illuminata come al solito ma volontà e sacrificio dopo il lungo stop non mancano. (Dal 33’ Gagliardini 6: Entra al posto di Brozovic e si piazza davanti alla difesa. Pochi minuti, ma di buon ordine e le gambe non tremano mai). Calhanoglu 6,5: I primi 35’ di gioco sono la somma di tanti errori tecnici e palle perse. Risale lentamente ma è coraggioso nel riprendersi il pallone per calciare nuovamente il rigore che pochi secondi prima aveva sbagliato. La seconda volta è quella giusta, incrocia ancora il tiro, ma questa volta con giusto angolo e potenza, rendendo vano il tuffo di Szczesny. (Dal 33’ s.t. Vidal 6: Arriva bene in area avversaria ma il pallone di Barella è sporco e non riesce a controllarlo. Esperienza e interdizione al servizio della squadra).
Perisic 6: I movimenti a fisarmonica di Cuadrado gli danno un bel da fare e spesso il colombiano lo attira fuori favorendo le avanzate di Danilo. La diagonale su Vlahovic è un trattato di applicazione e intelligenza, che salva un gol praticamente fatto. Dzeko 6: Battaglia contro due giganti e offre grande sostegno alla squadra in fase di non possesso. Davanti punge poco, ma che spirito di sacrificio! (dal 46’ s.t. Gosens: s.v.)
Lautaro 5: La sua partita inizia con una scarpata al sopracciglio di Locatelli e un giallo guadagnato al 2’. Non si ricordano altre sue azioni pericolose. (Dal 14’ s.t. Correa 6: Porta via palla a de Ligt e avvia un buon contropiede rifinito poi male da Barella. Impatta male il cross di Darmian e spara alto sopra la traversa di Szczesny. Aiuta tanto con il suo pressing sempre puntuale).
Inzaghi 6,5: La sua squadra nell’ultimo periodo era stata bella e poco vincente, stasera capovolge tutto e allo stadio si prende ciò che voleva, i tre punti, con un’Inter bruttina ma vincente. Lo aveva detto alla vigilia, contava solo vincere e lo ha fatto.