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    Lazio-Inter, le pagelle di CM: Milinkovic fantasma, Icardi killer

    Lazio-Inter, le pagelle di CM: Milinkovic fantasma, Icardi killer

    • Luca Capriotti & Pasquale Guarro
    LAZIO-INTER 0-3

    LAZIO

    Strakosha 5,5:
     Inizia bucando un cross teso di Perisic, poi brividi su un tiro ad alta rotazione empre del croato nel primo tempo. Sul gol di Icardi non può nulla, blinda la porta sul colpo di testa di Vecino. Il tiro di Brozovic nemmeno lo vede, figurarsi l'altro gol di Icardi. 

    Luiz Felipe 5: Suo il primo tiro dell'incontro (molto alto), dalla sua parte Perisic affonda. Il brasiliano è coraggioso, affonda il tackle quando serve, poi sui gol affonda con tutta la difesa. 

    Acerbi 5: Sul gol di Icardi esce in maniera un po' avventata e non riesce più a rientrare in area dietro all'argentino, che è letale. Non lo controlla quasi mai, ed è una rarità. 

    Radu 5,5: Dalla sua parte si infilano Vecino e Politano, clienti scomodi. Nella ripresa si fa ammonire per un brutto intervento, poi mostra a Vrsaljko le leggi della strada, con un muso a muso di poca educazione e tanta grinta. L'Olimpico apprezza. Ma è poco. 
    (Dal 32' st Bastos s.v.)

    Marusic 5,5: Il gol a Marsiglia sembra avergli impresso addosso un sacro furore, ma dura poco. Primo tempo con tunnel ad Asamoah, poi prova il bis di Marsiglia con tiro forte e teso deviato da Handanovic. Forse l'unico sussulto della ripresa. 

    Parolo 5: Delizia l'Olimpico con un coplo di tacco d'alta scuola nel primo tempo, generoso ma sbaglia tanti palloni, troppi. 

    Badelj 5,5: Prende il posto di Leiva in un match delicatissimo, è autoritario, duro quando serve, maestoso in certe sue aperture. La Lazio va sotto, e lui si fa male. Inzaghi lo ha rischiato al rientro, stavolta non è andata bene. Esce dolorante. 
    (Dal 34' Cataldi 6: Per lui occasione d'oro dopo l'ingresso in campo a Marsiglia. Entra in un momentaccio, ma nella ripresa è lui a suonare la carica con una punizione a giro velenosissima. Prova a mettere ordine nel caos che diventa la serata della Lazio). 

    Milinkovic 5: Inizia bene, e la Lazio gioca 20 minuti ok. Poi si perde, e la Lazio naufraga. Contro le grandi deve fare la differenza: prova la girata volante ma va male, icona della sua stagione sbilenca. Il vero Milinkovic dove sta? Fantasma. 

    Lulic 5,5: Saettante sulla sinistra, è in gran forma e si vede. Il problema è che dalla sua parte è spesso solo, e dietro di lui si infila spesso Politano. Lotta molto, ma serve maggior qualità, e lui spesso non ce l'ha. 

    Caicedo 5: Inzaghi lo schiera vicino ad Immobile, lo considera in stato di forma eccezionale. Nel primo tempo prova ad aiutare la squadra a salire, nella ripresa abbozza un colpo di testa, e poco altro. Si sacrifica, ma non basta. 
    (Dal 24' st Correa 6: Almeno ci prova, e con grande qualità. Difficile capire come mai sia stato in panchina così a lungo) .

    Immobile 5,5: Ha la palla buona nel primo tempo, perde l'attimo e Miranda lo stoppa. Sbaglia tanto ma per eccesso di zelo, prova ad aiutare la squadra, ma non basta. Icardi, dall'altra parte, ne fa 2. 


    All. Inzaghi 5: La solita Lazio contro le grandi nel primo tempo, pur avendo iniziato bene. Rinuncia troppo presto a Badelj (grosso rischio metterlo), nella ripresa la sua squadra esce diversa, più cattiva. Si becca con Spalletti, ma forse dovrebbe prendersela con i suoi, o con sé stesso: non ha mai vinto uno scontro diretto quest'anno. 


    INTER

    Handanovic 7: Respinge la punizione di Cataldi e col piedone mura anche la conclusione di Correa. Si oppone anche alla conclusione ravvicinatissima di Immobile.

    Vrsaljko 6,5: Lulic e Immobile -quanto si allarga dalla sua parte- provano ad infastidirlo, ma lui tiene botta e riesce anche a proporsi in fase offensiva con grande continuità.

    Skriniar 6,5: Negli uno contro uno frontali nessuno riesce ad intimorirlo.

    Miranda 6: Immobile gli prende il tempo ma il brasiliano è bravissimo nel recupero in extremis. A volte dà la sensazione di essere in difficoltà, ma non affonda mai. 

    Asamoah 6,5: Nei momenti di difficoltà tiene la palla incollata al piede e gioca di fisico senza paura del contatto. Preciso anche in chiusura.

    Brozovic 7,5: Gioca da play tra Vecino e Joao Mario e lo fa col solito piglio. Di sinistro cerca e trova l’angolo alla destra di Strakosha per il gol dello 0-2. Smista palloni che è una bellezza: è il faro di Spalletti. 

    Vecino 7: Dopo 3 minuti gli capita subito la palla buona per sbloccare il match ma dall’interno dell’area di rigore calcia male. Sontuoso e astuto il tocco d’esterno che libera Icardi davanti alla porta. Scambia con Icardi e guadagna l’angolo che porta al raddoppio di Brozovic.

    (Dal 43’ s.t: Gagliardini: s.v.)

    Politano 6,5: Radu non lo prende quasi mai. Una fastidiosissima spina nel fianco della Lazio, arriva sul fondo ma è bravo anche a prendersi l’interno del campo per rientrare con il mancino, come in occasione del gol del vantaggio.

    (Dal 43’ s.t. Keita Baldé: s.v.)

    Joao Mario 6: Assente in una gara ufficiale da nerazzurro dallo scorso gennaio. Gioca con discreta attenzione ed esce tra gli applausi.

    (Dal 12’ s.t. Borja Valero 6,5: Entra con la giusta cattiveria e offre un’altra buona prestazione dopo il derby. Suo l’assist per il terzo gol nerazzurro, per Spalletti è sempre più prezioso).

    Perisic 6,5: Nei primi trenta minuti squarcia la difesa della Lazio: un assist quasi perfetto per Icardi, la conclusione di poco a lato e il colpo di petto che porta al vantaggio nerazzurro. Cala un po’ alla distanza, ma dopo le ultime criticate partite, fa un longo passo in avanti.

    Icardi 8: Manca l’appuntamento al gol per una questione di centimetri su invito di Perisic. Alla seconda occasione non sbaglia: torna a offrire appoggio e si fa trovare pronto davanti alla linea di porta per il gol dell’1-0. Trova anche il tempo per la doppietta personale mettendo a sedere il diretto avversario con una finta di destro prima di depositare in rete di sinistro.


    Spalletti 7: A Roma domina la Lazio e vince una gara importantissima per lo svolgimento della stagione e la corsa Champions. Schiera Brozovic da play basso con Joao Mario e Vecino ai suoi lati, i più storcono il naso, ma alla fine ha ragione lui.

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