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Genoa-Inter, le pagelle di CM: Darmian si conferma, Lukaku eroico. Rovella, che personalità
Perin 6: si prospettava una serata difficile per lui al cospetto della coppia LuLa. Invece resta praticamente inoperoso, non potendo intervenire sulla gran giocata del centravanti belga e sull’inzuccata di D’Ambrosio. Purtroppo per lui a volte non basta uscire con i guanti puliti per mantenere la porta inviolata.
Bani 6,5: gara attenta e pulita che replica la bella prova di Verona. Provvidenziale in un paio di chiusure come quando mura con la schiena una botta a colpo sicuro di Vidal oppure si immola su Lukaku.
Zapata 6: aria di derby per l’ex Milan che dirige la difesa rossoblù quasi fosse un libero ante litteram. Autoritario quando deve comandare i colleghi di reparto, puntuale quando deve intervenire in prima persona.
Goldaniga 6,5: opposto a Lautaro, non lo molla di un centimetro provando a giocare sempre d’anticipo. Tecnica pericolosa ma redditizia che alla lunga innervosisce l’argentino finendo per disinnescarlo.
Ghiglione 6: difensore aggiunto, si vede poco in proiezione offensiva. Non riesce a finalizzare una buona incursione al tramonto del primo tempo. Nella ripresa Darmian lo impegna parecchio ma lui tutto sommato regge.
Behrami 6: solito lottatore in grado di restare lucido anche nelle situazioni più intricate. Il contagio da Covid non sembra aver lasciato scorie. (dal 16’ st Zajc 5: altro reduce dal coronavirus. Dentro per accendere la luce, lascia al buio la mediana rossoblù).
Badelj 6: il balletto tra le linee inscenato da Eriksen lo costringe a svolgere compiti più difensivi che di costruzione. Missione che comunque svolge con profitto e che esaurisce con l’uscita del danese.
(dal 16’ st Radovanovic 5: neanche il tempo di piazzarsi in regia che Barella ne approfitta per fornire a Lukaku l’assist del vantaggio. Poi si perde Ranocchia in occasione del raddoppio. Passo indietro dopo la buona prestazione di Verona).
Rovella 6,5: terza presenza su quattro complessive in A al cospetto dell’Inter. Circostanza curiosa che gli permette di non farsi intimorire di fronte ad un avversario importante. Conferma di possedere quella stessa personalità mostrata in Primavera non facendosi mai travolgere dalla frenesia. Da tenere d’occhio. (dal 39' st Melegoni SV)
Czyborra 5: timido e preoccupato dalla presenza di Darmian e dai raddoppi di D’Ambrosio. Non consente al Genoa di distendersi a dovere sulla sinistra, rappresentando al contempo il ventre mollo della retroguardia rossoblù. Non a caso è il primo a finire sotto la doccia. (dal 1’ st Pellegrini 6: tutt’altra stoffa rispetto al tedesco. E non tarda ad esibirla, calandosi subito nella parte. Se Hakimi combina poco o nulla il merito è suo).
Pandev 6: si muove più in orizzontale che in verticale nel tentativo di aprire varchi nell’attenta retroguardia nerazzurra. E appena ha mezzo metro a sua disposizione regala cioccolatini che i compagni non sempre apprezzano.
Pjaca 5,5: si abbassa tantissimo pur di andare a scovare palloni giocabili da portarsi nella metà campo avversaria. Lavoro infame che non dà i frutti sperati e che alla lunga finisce per sfiancarlo, inficiando anche la sua lucidità. (dal 20’ st Shomurodov 5: le belle cose che si dicono su di lui per ora rimangono soltanto potenziali. Ranocchia lo annulla con disinvoltura, facendolo apparire ancora acerbo per il nostro calcio. Da rivedere).
All. Maran 6: primo tempo a contenere la prevedibile sfuriata interista, ripresa per provare a pungere. Piano tattico apprezzabile che viene mandato gambe all’aria dalla giocata di Lukaku che cambia la gestione della sfida. Alla fine la differenza la fanno i singoli. La partita resta una tappa importante nel percorso di crescita della sua squadra.
INTER
Handanovic s.v.: Inoperoso.
D’Ambrosio 6,5: Concentrato, puntuale in entrambe le fasi di gioco. Chiude il match con un colpo di testa su palla da fermo.
Ranocchia 6,5: Comanda bene il reparto e vince molti duelli individuali. Suo l’assist-spizzata di testa per il raddoppio di D’Ambrosio.
Bastoni 6,5: Pandev agisce dal suo lato e non combina molto. Sbaglia un pericoloso tocco in orizzontale su cui Ranocchia deve mettere una pezza.
Darmian 7: Parte a destra, finisce a sinistra, prendendo il posto di Perisic. Conferma l’ottimo momento di forma dopo la bella prestazione offerta in Champions.
(Dal 35’ s.t. Kolarov: s.v.)
Brozovic 6,5: Ci si attendeva una reazione ed.è arrivata. Il croato torna a toccare tantissimi palloni, anche se non sempre adotta la scelta giusta. Un passo avanti.
Vidal 5,5: Fiato corto, gira spesso a vuoto per il campo e Conte non perde occasione per farglielo notare.
(Dal 35’ s.t. Nainggolan s.v.)
Perisic 5,5: Né sale né pepe. Si applica nell’interpretazione del ruolo, inceppato dai codici da digerire. La testa non è libera.
(Dal 13’ s.t. Hakimi 6: Basta la sua presenza per mettere apprensione all’avversario).
Eriksen 6: Gioca un paio di palloni di qualità superiore. È tra quelli che prova qualcosa in un primo tempo soporifero.
(Dal 13’ s.t. Barella 7,5: Piede sempre schiacciato sull’acceleratore e testa in campo anche quando parte dalla panchina. Entra e cambia la partita servendo a Lukaku l’assist per il vantaggio nerazzurro. Mentalizzato.
Lukaku 7,5: È distrutto, sente nelle gambe la fatica delle battaglie precedenti ma Conte non gli dà tregua. Tiene stoicamente botta e quando riesce ad accendersi stende il Genoa con un colpo da ko. Imprescindibile.
Lautaro 4,5: Invisibile in campo, isterico alla sostituzione.
(Dal 27’ s.t. Pinamonti 5,5: Sul destro una buona occasione, la spreca con approssimativa tecnica).
Conte 6: L’Inter parte a ritmi bassi, cambia il match con le sostituzioni.