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Inter-Lazio le pagelle di CM: Arnautovic è magia, Dumfries imprescindibile. Taremi e Tchaouna mai in partita
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INTER
Martinez 6,5 Decisivo in tre riprese su Isaksen a cui nega il gol con altrettanti interventi da portiere all'altezza della maglia che indossa. Presente in area sulle uscite, fa un'unica sbavatura in 90 minuti quando non si capisce con Pavard, ma la Lazio non ne approfitta.
Pavard 6: Intelligente tatticamente, è bravissimo nelle coperture dei buchi lasciati ai suoi lati e nella lettura delle traiettorie laziali. Si sgancia raramente e compensa le sgroppate di Bisseck, anche per lui l'unica sbavatura è per una mancata
De Vrij 6: Dia e Tchaouna non gli danno riferimenti e lui balla fra le linee lasciando troppo spesso una voragine centrale che costringe i braccetti a chiusure in extremis. Prende le misure sul lungo e non sbaglia più nulla.
Bisseck 7: Decisivo in apertura nella chiusura in extremis sul taglio centrale di Dia è il più propositivo dei due braccetti difensivi nerazzurri e da una sua sovrapposizione nasce l'azione del rigore conquistato da Correa.
Darmian 6: Solo una copertura difensiva in rincorsa su Zaccagni e poi l'infortunio. Problema al polpaccio sinistro e cambio forzato con tanto di ritardo nella sostituzione perché Dumfries in panchina non era ancora pronto. (dal 23' Dumfries 6,5: c'è un'Inter con l'olandese in campo e una diversa senza di lui e fra le due versioni, inevitabilmente, quella con l'ex PSV in campo è tremendamente più pericolosa. Riesce anche a contenere al meglio il terzino laziale che gli capita a tiro e salva sulla linea dopo un tiro deviato da Martinez di Isaksen).
Frattesi 6: Non è il centrocampista esplosivo che abbiamo imparato a conoscere soprattutto in Nazionale e da subentrante nella passata stagione. Eppure rispetto alle ultime uscite è incredibilmente preciso nel posizionamento e soltanto sfortunato nelle sovrapposizione offensive. Passi avanti. (dall'84' Barella sv)
Asllani 5,5: Prende un giallo sanguinoso dopo 15 minuti e condiziona tutta la sua partita, costretto spesso a rincorrere l'imprecisione dei compagni, non riesce a dare ritmo alla manovra. (dal 63' Calhanoglu 6,5: Entra lui e, a onor del vero, non dà quelle accelerate alla manovra che tutti si aspettano. Eppure rispetto ad Asllani la manovra ne riesente comunque in maniera positiva perché i compagni prendono maggior fiducia nelle giocate. Il rigore è la solita sentenza, non fa più notizia).
Zielinski 7: Cresce con il passare dei minuti e, nel concreto, diventa lui il faro attivo del centrocampo interista. Quando riesce con il primo e il secondo controllo a rompere il pressing della Lazio si crea sempre qualcosa di pericoloso.
Dimarco 6: Non è l'esterno esplosivo e letale che abbiamo ammirato a lungo in questi anni. La condizione non è al top e lui non forza corse e giocate, ma la sola presenza in campo condiziona l'impatto di Lazzari sulla partita. (dal 63' Bastoni 6: Entra poco convinto o poco caldo e in uno scontro con De Vrij rimedia un brutto colpo al capo. Col turbante rende quasi meglio e gestisce le poche sgroppate di Pedro dal suo lato)
Arnautovic 6,5: Litiga con il campo e rischia anche di farsi male, ma il gol al volo dal limite che sblocca e stappa la partita è un mix letale di coordinazione, potenza e precisione. Poesia. (dal 63' Correa 6,5: L'infortunio subito contro il Genoa è un ricordo lontanissimo perché il Tucu entra in campo con personalità e voglia di far bene. Il rigore conquistato è un guizzo che riporta indietro ai tempi in cui l'Inter scelse di acquistarlo a peso d'oro dalla Lazio)
Taremi 5: Dovrebbe essere il terminale offensivo della squadra, più di Arnautovic che spesso e volentieri si sacrifica in fase difensiva. E invece anche in questa occasione si vede pochissimo, spesso sbaglia l'idea della giocata preferendo assist improbabili al tiro. È in difficoltà ed è la nota più stonata di questo spartito.
All. Inzaghi 6,5: Le scelte iniziali guardano più alla super sfida di Napoli di sabato che non alla gara di oggi, ma dopo una sbandata iniziale riesce a rimettere in quadra tutto. Passa il turno e risparmia tante forze, meglio di così non poteva chiedere.
LAZIO
Mandas 5,5: Sul gol di Arnautovic non può giustamente nulla. Il problema sono le innumerevoli palle giocate coi piedi che, puntualmente, non hanno portato alla ricezione di un compagno. In una squadra che costruisce dal basso è un problema.
Lazzari 6: Preoccupato da un Dimarco in realtà raramente pericoloso si limita a una fase difensiva sterile senza mai attaccare lo spazio. Da uno con la sua corsa ci si aspetta sempre qualcosa di più.
Gigot 5,5: Annulla Taremi e non perde un contrasto né a terra, né aereo per 45 minuti. Nella ripresa è però suo il fallo su Correa che concede il rigore che chiude i conti della gara.
Romagnoli 5,5: Non è al meglio e si vede. Soffre Arnautovic che spesso gli scappa alle spalle e fatica nella gestione della profondità. (dal 46' Gila 6: Incolpevole sul rigore riesce a gestire meglio del compagni gli affondi e le sovrapposizioni sul centrodestra nerazzurro. Riesce all'occorrenza anche a sganciarsi in fase offensivo).
Pellegrini 5,5: Parte bene, contenendo e ripartendo con convinzione e con attenzione anche ai tagli delle mezzali interiste. L'ingresso di Dumfries lo frena nella spinta propositiva e inizia a faticare con la palla fra i piedi. (dal 61' Tavares 6: Più propositivo e offensivo del compagno, dal suo lato la Lazio quantomeno affonda anche se è ancora un lontano parente del Tavares di inizio campionato).
Guendouzi 5,5: Dovrebbe essere l'elemento di raccordo fra difesa e attacco. Se Rovella è la mente e i piedi lui dovrebbe essere il fisico. Ecco, il condizionale è d'obbligo in una serata in cui nel concreto, non si vede quasi mai.
Rovella 6,5: Vince nettamente il confronto a distanza con Asllani. La sua regia è dinamica e verticale o con la palla fra i piedi o con passaggi filtranti che prendono alle spalle i nerazzurri. Quando cala lui, cala tutta la manovra laziale.
Isaksen 6: Sempre nel vivo dell'azione biancoceleste, passa dalle sue letture offensive la pericolosità delle azioni di Baroni. Intelligente anche in copertura, perde di incisività una volta arrivato sotto porta. (dal 78' Ibrahimovic 5,5: Mai servito, mai innescato, in sostanza non si vede mai).
Tchaouna 5: Mai in partita, mai pericoloso, dovrebbe essere la mossa tattica a sorpresa di Baroni che lo accentra accanto a Dia. Il suo movimento fa sbandare De Vrij per 15 minuti buoni, poi più il nulla. (dal 61' Pedro 6: Entra con il compito di riaccendere la miccia fra le linee nerazzurre, ma la giocata gli riesce solo una volta e con la deviazione di Bisseck scheggia soltanto la traversa alta).
Dia 5,5: Si divora subito un'occasione clamorosa perdendo un tempo di gioco e concedendo a Bisseck di intervenire. Rispetto a Tchaouna quantomeno è dentro alla partita.
Zaccagni 6,5: Spina nel fianco prima di Darmian e Pavard e poi del subentrante Dumfries. Ci prova a più riprese sia ad illuminare per i compagni che mettendosi in proprio, ma Martinez dice no. (dal 61' Noslin 5: Fa la stessa gara di Tchaouna, ovvero impalpabile. Preso in mezzo fra Pavard e De Vrij, non si vede mai.
All. Baroni 5,5: Il piano partita dura soltanto 20 minuti e le 4 punte messe per provare a sorprendere la retroguardia dell'Inter ci riescono finché de Vrij non trova la posizione giusta per annullare e contenere Dia. Da lì non riesce a uscire e il gol di Arnautovic sembra annullare ogni idea.
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Commenti
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ho visto uno zielinski strepitoso ed un martinez sempre + convincente, è ora che diventino titolari