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    Inter-Lazio, il doppio ex Crespo: 'Che bravo Inzaghi. Lautaro mi esalta, per lo scudetto...'

    Inter-Lazio, il doppio ex Crespo: 'Che bravo Inzaghi. Lautaro mi esalta, per lo scudetto...'

    In attesa di Inter-Lazio, l'ex bomber di entrambi i club, Hernan Crespo, ha parlato del match e anche del passato a Il Messaggero. Ecco come si è espresso: "I due club mi hanno dato tanto e sono stato bene in due città diverse tra loro, ma belle. Arrivai alla Lazio e diventai maturo, all'Inter ho vinto parecchio".

    CAPOCANNONIERE CON LA LAZIO - "Sì, vero. Dopo qualche mese dal mio arrivo, Eriksson andò via, venne Zoff, mi mise in coppia con Salas in attacco e segnai una raffica di gol, fino a diventare capocannoniere".

    SULLO SCUDETTO - "Sfida scudetto solo per l'Inter? Considerando la classifica, direi di sì. L'Inter, inoltre, è impegnata soltanto in campionato, dunque può spendere tutte le energie in una sola competizione. Sta facendo un'ottima stagione, è ancora In Europa, ha recuperato tanti infortunati e può dare filo da torcere a chiunque. Però, sono sincero, per lo scudetto l'Inter mi sembra più attrezzata. La Lazio è una bella squadra. Concreta. Gioca un calcio moderno, molto dinamico. E poi, cosa che non va mai trascurata, questi ragazzi sono insieme da tanti anni. E questo conta e può fare la differenza. L'affiatamento e la conoscenza tra i giocatori sono valori che spesso non vengono considerati, ma sono molto importanti».

    SU INZAGHI - "Che fosse un malato di calcio si vedeva ampiamente. E si vedeva anche che aveva una chiara visione del gioco. Poi le circostanze lo hanno portato sulla panchina di una grande squadra ed è stato in gamba a guadagnarsi la fiducia della società, dei giocatori e della gente. Davvero bravo Simone".

    SUI PROTAGONISTI DEL MATCH - "Qual è il giocatore delle due squadre che mi esalta di più? A me piace Lautaro Martinez, credo che sia il più tecnico tra tutti quelli che hanno Inter e Lazio. E non lo dico soltanto perché è argentino: ha incredibili margini di miglioramento, non ha ancora espresso tutto il suo reale potenziale. Non mi sarebbe dispiaciuto giocare con lui, almeno ho questa curiosità. Lukaku e Immobile sono due certezze. Anzi, meglio: due sentenze. Sono diversi, ma segnano tutt'e due con una frequenza incredibile. Non è semplice tenere il loro ritmo di marcature in un campionato come la Serie A". Differenze tra i due? "Lasciatevelo dire da uno che conosce il mestiere. Lukaku è un trascinatore, la squadra si appoggia a lui quando deve risalire. Immobile è molto più finalizzatore, ma in area di rigore è davvero spietato. Pazzesca la continuità con cui segna".

    SE VINCE L'INTER O LA LAZIO - "Che succede se vince l'Inter? Nulla, è ancora troppo presto per dire chi avrà il muso davanti in primavera. Soltanto a metà marzo si potranno fare valutazioni più precise. Se invece vincesse la Lazio, anche in questo caso, non credo succeda niente, se non che il gruppo di Inzaghi avrebbe ancora più consapevolezza nei propri mezzi, una spinta in più"..

    SU LUIS ALBERTO - "Se c'è qualche giocatore di questa Lazio che avrebbe potuto giocare titolare nella sua? Per Luis Alberto un posto l'avremmo trovato, anche se noi eravamo davvero forti. Molto forti. Anzi: fortissimi".

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