Inter: Laxalt sulle orme di Recoba VIDEO
I nerazzurri potrebbero piazzare un altro colpo nell'ultimo giorno di mercato.
Inter, rivoluzione a centrocampo: presi Schelotto, Kuzmanovic, Kovacic e c'è Laxalt sulle orme di Recoba.
Il Kuz, il Galgo e la baby mezz’ala tutta da scoprire. Sfumato (per gennaio) il sogno Paulinho, il mercato last minute dell’Inter si concentra tutto nello stesso reparto. Manca il crack pronto uso, ma Zdravko Kuzmanovic ed Ezequiel Schelotto potranno essere molto utili da subito a Stramaccioni, mentre Mateo Kovacic e Diego Laxalt sono talenti di enorme prospettiva.
Kuzmanovic Il 25enne nazionale serbo arriva dallo Stoccarda dopo due stagioni e mezza con la Fiorentina. Incursore dal buon tiro da fuori, è un «animale » più da corsa che di fino. Bruciato il Palermo che non la prese affatto bene, in viola ha giocato tra 2007 e 2009, lamentando qualche infortunio muscolare ma mostrando anche una buona duttilità. Kuzmanovic è una mezzala d’assalto. Non un regista, esperimento che Cesare Prandelli, al tempo allenatore della Viola, fece giusto per un paio di allenamenti. Nel 2009 lasciò l’Italia quando capì che rischiava di trovare poco spazio e quando lo Stoccarda offrì 8 milioni. Pagato 3, garantì una plusvalenza non da poco. L’Inter ora lo preleva dal club tedesco — contratto in scadenza a giugno— per 1,2 milioni. Ieri la firma su un contratto fino al 2017 e visite mediche. Oggi dovrebbe svolgere il primo allenamento in nerazzurro, al fianco del connazionale Stankovic, che ne ha caldeggiato l’arrivo. «È stata decisiva la volontà di venire all’Inter » ha detto ieri sotto la sede il suo agente Marko Naletilic.
Schelotto Ezequiel Schelotto, 23 anni, è invece l’esterno destro tanto bramato da Strama. Non a caso in Argentina lo hanno soprannominato «Galgo», cioè il levriero: ha una corsa potente, veloce, resistente. Ha doti atletiche da mezzofondista che gli permettono di coprire l’intera fascia con grande naturalezza. A Bergamo ha dato il meglio nella scorsa stagione, impiegato come esterno alto nel 4-4-1-1, sempre a destra perché lì riesce a sfruttare meglio le sue caratteristiche: arrivare sul fondo e crossare. Non è un esterno che rientra e va al tiro, ma predilige puntare l’avversario e superarlo sfruttando, più del dribbling, le doti fisico-atletiche. All’Atalanta ha fatto bene soprattutto quando ha avuto campo a disposizione per sprigionare i cavalli nelle gambe. Quest’anno in due partite (con Parma e Juventus) è stato utilizzato come esterno di centrocampo in un 3-4-2-1. In generale non è un’ala prolifica: a Bergamo ha segnato solo 2 gol in 53 partite di campionato. È costato 3,8 milioni più la metà di Marko Livaja e ha firmato un quadriennale. Anche lui è atteso già oggi alla Pinetina.
Laxalt al fotofinish Quello di Diego Laxalt è invece il nome nuovo. Sulle orme di Recoba, il 19enne uruguaiano del Defensor, che piaceva anche al Benfica, è impegnato nel Sub 20 dove ha segnato anche una rete nella vittoria sul Brasile. È una mezz’ala sinistra che ha dinamismo, piedi buoni e visione di gioco per fare anche il regista. L’Inter per il suo cartellino ha offerto 2,75 milioni, superando cosi l’offerta della Lazio, ferma a 2,5. Come confermato dall’agente Fifa Vincenzo D’Ippolito, mediatore dell’affare, il ragazzo ha detto di sì. Laxalt aspetta però il passaporto italiano, grazie al bisnonno palermitano: l’Inter farà alla Lega una richiesta di tesseramento condizionata all’arrivo del documento entro 10 giorni.Altrimenti lo prenderà a giugno. Piace anche il suo gemello di nazionale Cristoforo, ma sarebbe un’operazione da fare eventualmente insieme a un altro club (Chievo).