Inter, Lautaro era al 99% dell'Atletico. Lo scippo nei 'giorni di fuoco' di Ausilio. Il ruolo di Milito per portarlo a Milano
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AL 99% DELL'ATLETICO - Dobbiamo tornare indietro a gennaio 2018 e allora il Toro era uno dei calciatori più interessanti del sudamerica e difendeva i colori del Racing Club de Avellaneda. L'Inter lo seguiva da tempo, ma era l'Atletico Madrid il club più forte sul giocatore al punto da aver trovato da un lato l'accordo con il club argentino e dall'altro con l'agente del giocatore, Rolando Zarate (fratello di quel Mauro che vestì la maglia di Lazio e Inter fra le altre). Proprio il procuratore in un'intervista di quel periodo in Argentina dichiarò: “L’operazione con l'Atletico Madrid è chiusa al 99%”.
LA FOTO CON L'ATLETICO - E l'operazione era davvero virtualmente fatta. Così tanto che Lautaro Martinez si fece addirittura ritrarre in una foto, poi pubblicata in esclusiva da Mundo Deportivo, con in mano la cartellina dell'Atletico Madrid al cui interno c'era il suo precontratto. Andrea Berta, direttore sportivo dei Colchoneros aveva infatti chiuso l'intesa con il Racing sulla base di 12 milioni di euro, più dell'allora clausola rescissoria per consentire un pagamento dilazionato su più anni, e con un contratto da 6 anni pronto per Lautaro. Berta arrivò anche a Buenos Aires per far sottoporre il Toro alle visite mediche di rito propedeutiche alla firma anche perché l'accordo iniziale prevedeva anche la permanenza al Racing in prestito fino a fine stagione del giocatore.
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MILITO AIUTA L'INTER - Tutto fatto, ma contratto non depositato e in quell'1% che mancava parte la missione del direttore sportivo dell'Inter Piero Ausilio. Diego Milito, storico ex-attaccante nerazzurro e allora tornato in Argentina per aiutare da dirigente il suo storico club, il Racing, chiamò l'ex compagno in nerazzurro Javier Zanetti per suggerire di provarci. La conferma è arrivata anche oggi: "Semplicemente l’Inter è stata più brava e pronta a prenderlo. Ho chiamato Javier Zanetti perché sapevo che anche loro lo seguivano e a quel punto hanno accelerato: Ausilio è venuto qua e abbiamo chiuso. Non penso di aver fatto niente per spingerlo da una parte o dall’altra, ma sono comunque contento che sia andata così".
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LA MISSIONE DISPERATA DI AUSILIO - Ausilio parte a inizio febbraio 2018 in direzione Argentina per provare l'impresa. La missione, come rivelato dallo stesso direttore sportivo nerazzurro a Radio Serie A era disperata, ma con l'aiuto di Milito e Zanetti Lautaro e il Racing si convinsero a non depositare il preaccordo con l'Atletico e accettare la corte dell'Inter: "L’arrivo di Lautaro è stato molto particolare era quasi fatta per far sì che diventasse un giocatore dell’Atletico Madrid, ma io partii comunque con l’obiettivo di portarlo a Milano. Furono giorni di fuoco. Abbiamo fatto un grande lavoro di squadra: mi aiutarono anche Zanetti e Milito. Alla fine tornai a “casa” con il giocatore, e questo valse tanto".
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LE CIFRE - A rivelare le cifre finali dell'affare è stato poi in quei giorni il presidente del Racing Victor Blanco che parlando in Argentina a Radio Continental ha svelato tutti i dettagli dell'affare: "Per fortuna non si è chiusa l'operazione con l'Atletico Madrid, che aveva offerto solo 12 milioni. Abbiamo rifiutato quell'offerta e abbiamo fatto una scommessa molto forte su Lautaro, eravamo convinti che valesse più di 20 milioni. Con l'Inter abbiamo chiuso per 27 milioni di dollari (poco meno di 22 milioni di euro ndr), al netto delle tasse, più un 10% della futura rivendita, quindi sommando questo siamo circa a 30 milioni di dollari. Poi dobbiamo pagare il Bahia Blanca e la famiglia di Lautaro". Oggi Lautaro vale 4 voltre di più, è il capitano e simbolo di questa Inter e uno dei calciatori più forti e corteggiati al mondo. 6 anni fa il trasferimento che ha riscritto la sua storia, quella nerazzurra e, forse, anche quella dell'Atletico.
@TramacEma