
Delusione Lautaro: il cambio non è un caso, ma il confronto con l'anno scorso sì. Solo lui può far ripartire l'Inter
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LA SOSTITUZIONE NON È UN CASO - Lautaro è rimasto colpito quando sulla lavagnetta luminosa alzata al cielo a Parma dal quarto uomo al minuto 65' , 5 minuti dopo il gol segnato da Bernabé che ha riaperto la partita e con il risultato fermo sul 2-1. Sguardo dubbioso, un doppio no di chi voleva rimanere in campo e che, probabilmente, conosceva i limiti della sua prestazione. Un mini caso dettato dall'adrenalina di chi voleva dare di più, ma che si è già spento, perché rientrava in una gestione programmata del suo recupero dall'infortunio in vista del proseguimento della stagione (che conosceva) e per evitare possibili nuovi infortuni.
IL CONFRONTO CON L'ANNATA DELLA STELLA - Quello di Parma non è un caso, lo sono invece le statistiche della stagione 2024/25 se paragonate a quelle della stagione passata, ovvero quella 2023/24 che si è conclusa con la vittoria della seconda stella. Il rapporto goal fatti alla 31esima giornata è impietoso dato che quest'anno è a quota 11 mentre un anno fa era già a quota 23 sui 24 finali.
I DATI NON MENTONO - Quello che però fa ulteriormente la differenza è il come Lautaro non stia arrivando alle stesse cifre in chiave goal. Il numero di tiri effettuati è sostanzialmente lo stesso (94 di un anno fa contro 91), ma è il numero di tiri in porta ad essere crollato (43 di un anno fa contro 32). A questo va aggiunto il numero di "Big chances" fallite (passato da 10 a 16) e una shot conversion rate passata da 24,47% del 202/24 a solo il 12,09% di questa stagione.

RUOLO DIVERSO? - È vero che rispetto a un anno fa il suo modo di stare in campo è in parte cambiato, con Marcus Thuram che agisce di più da prima punta e Lautaro più da "rifinitore", ma sebbene il numero di Big Chances create per i compagni sia aumentata (da 5 a 8), le restanti voci come la % di passaggi completata (77,53 contro 76,91), il numero di passaggi chiave (30 contro 34) e il numero di assist (2 contro 3) non è cresciuto così drasticamente.
SOLO LUI PUO' DARE LA SVOLTA - In sostanza il rendimento del capitano nerazzurro è inequivocabilmente in calo rispetto un anno fa e, altrettanto inequivocabilmente, le motivazioni di questo calo sono molteplici e passano anche da una condizione fisica precaria fin da inizio stagione. La svolta è ancora possibile e, anzi, è l'unica carta che Inzaghi può sperare di giocarsi per dare davvero la svolta e la scossa ad un gruppo che, spesso, tende a sedersi nella gestione. L'adrenalina del Toro è oggi "contingentata", sbloccarla e sbloccarlo, sarà la chiave di questo finale intensissimo di stagione.
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Da interista ribadisco che se mai dovesse arrivare un offerta da 25, 30 milioni sarebbe da vender...