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    Inter, Lautaro: "Asllani non mi parlava più, su rigori e Olimpiadi..."

    Inter, Lautaro: "Asllani non mi parlava più, su rigori e Olimpiadi..."

    Lautaro Martinez si gode lo Scudetto vinto da capitano con l'Inter. L'attaccante argentino ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Un capitano ha bisogno di tutti, l'ho detto dall’inizio ai miei compagni. Ho parlato con i vari Darmian, Acerbi, Dimarco, Bastoni, Barella... Serviva il loro aiuto e me lo hanno dato per spiegare ai nuovi cosa sia l'Inter e chiarire il percorso da fare tutti insieme". 

    ASLLANI - "A inizio stagione ho parlato in maniera netta ad Asllani che vedevo un po' giù, aveva bisogno di una scossa e anche così è cresciuto perché ha tutto per essere il play del futuro dell'Inter. Per un po' non mi ha parlato, ma poi ha capito e mi ha ringraziato. Per ora questo è il mio ruolo, ma in futuro non mi vedo allenatore". 

    I RIGORI - "Non è un argomento scomodo per me, non li sbaglia solo chi non li tira... E per fortuna ho un compagno infallibile come Calhanoglu. Contro il Torino voleva che lo tirassi io, e la cosa mi avrebbe fatto piacere per sbloccarmi, ma il rigorista è lui e quell’applauso di San Siro se lo meritava tutto: ha sofferto in questi anni e ora anche lui è un idolo". 

    L'OLIMPIADE - "Mia moglie è preoccupata, ha paura per le vacanze. A me piacerebbe ma non ho ricevuto nessuna chiamata e, nel caso, dovrei discuterne con l'Inter. Purtroppo, il calendario è compresso e giochiamo troppo: in queste condizioni, serve ruotare i giocatori sempre di più. Io non amo stare fuori, ma la seconda stella l'abbiamo raggiunta anche con i cambi". 

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