Inter, la verità sull'interesse per Malinovskyi e il prezzo più che raddoppiato
Boom. Anche contro l'Inter Ruslan Malinovskyi ha messo in mostra la sua qualità migliore, il tiro da fuori. Un missile dal limite, sulla chiusura ritardata di Skriniar, che non ha lasciato scampo ad Handanovic e al 30' ha pareggiato il vantaggio iniziale di Lautaro. Una magia, nello stadio dove Donnarumma gli parò un rigore nel luglio 2020, dove avrebbe potuto giocare. Il condizionale è d'obbligo, perché sebbene fosse stato indicato da Conte come uno dei potenziali rinforzi per la sua Inter, Marotta non ha mai affondato il colpo con l'Atalanta per il trequartista ucraino, che da quando è arrivato in Italia segnato 20 gol in 94 partite. Un sondaggio, qualche telefonata, ma nessuna proposta ufficiale. Il ridimensionamento messo in atto da Suning e la scelta di puntare su un nuovo allenatore ha infatti chiuso le porte a un tentativo concreto. CRESCITA - Malinovskyi resta nei radar dell'Inter, ma è da escludere un'offerta nei prossimi mesi. Per un discorso soprattutto di prezzo, che si è impennato nell'ultimo anno. Sbarcato nel luglio 2019 dal Genk per una cifra di poco superiore ai 13 milioni di euro, ora ne più di 30. Più del doppio. La cura Gasperini gli è servita, ora l'ex pupillo di Shevchenko è un giocatore meno anarchico tatticamente e più continuo nei novanta minuti. Un salto di qualità che potrebbe portarlo verso altri lidi. Ma che difficilmente gli farà prendere la via di Milano.