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Inter, la svolta è nella testa: Spalletti al lavoro per risolvere il rebus rimonta
L'Inter riparte. Dalla voglia di lasciarsi alle spalle il ko all'esordio in campionato contro il Sassuolo, dalla grinta di un Nainggolan che scalpita per tornare in campo dopo l'infortunio muscolare subito nelle scorse settimane. Ma anche dalla necessità di cambiare subito indirizzo a livello di atteggiamento, perchè l'assenza di reazione mostrata contro la formazione di De Zerbi non è andata giù a nessuno. A partire dal tecnico Luciano Spalletti: "Dobbiamo saper sopperire anche alle partite che si complicano strada facendo", ha dichiarato nel post-gara di Reggio Emilia.
MANCA PERSONALITA' - Un messaggio ai naviganti per invertire un pericoloso trend che sotto la sua gestione ha preso il via nello scorso campionato, quello di faticare tremendamente a vincere le partite nelle quali parte da situazioni di svantaggio. Nell'ultimo torneo, in 11 occasioni in cui ha incassato il gol per prima l'Inter ha vinto due volte (contro Roma e Lazio, sempre all'Olimpico), pareggiando 3 e fallendo l'obiettivo in ben 6 circostanze. Solo 9 punti conquistati quando si è trovata a rincorrere, un dato poco incoraggiante perchè non strettamente legato alle condizioni fisiche o alle qualità tecniche dei suoi calciatori, ma a limiti di personalità non ancora corretti totalmente. Se i nerazzurri vogliono davvero candidarsi al ruolo di anti-Juve, è il momento di cambiare marcia.
MANCA PERSONALITA' - Un messaggio ai naviganti per invertire un pericoloso trend che sotto la sua gestione ha preso il via nello scorso campionato, quello di faticare tremendamente a vincere le partite nelle quali parte da situazioni di svantaggio. Nell'ultimo torneo, in 11 occasioni in cui ha incassato il gol per prima l'Inter ha vinto due volte (contro Roma e Lazio, sempre all'Olimpico), pareggiando 3 e fallendo l'obiettivo in ben 6 circostanze. Solo 9 punti conquistati quando si è trovata a rincorrere, un dato poco incoraggiante perchè non strettamente legato alle condizioni fisiche o alle qualità tecniche dei suoi calciatori, ma a limiti di personalità non ancora corretti totalmente. Se i nerazzurri vogliono davvero candidarsi al ruolo di anti-Juve, è il momento di cambiare marcia.