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Inter, la sosta di novembre porta i primi guai fisici: tre titolari rischiano di saltare il Napoli
DZEKO E BASTONI, GLI ACCIACCATI DEL DERBY - I primi sintomi, in questa stagione, di un inizio di calo di condizione fisica nella rosa dell’Inter si erano notati nel derby. Nell’intensissima battaglia di San Siro, l’Inter era riuscita a tenere i ritmi europei del Milan di Pioli, ma ne era uscita con due feriti: Dzeko e Bastoni, entrambi con un risentimento muscolare. Sia il bosniaco che il lombardo erano comunque stati convocati dalle rispettive nazionali, nella speranza che non fosse nulla di grave. Per entrambi, però, ieri è arrivata la doccia fredda. L’attaccante ex-Roma non è stato valutato in grado di giocare la partita decisiva – in negativo – contro la Finlandia; il giovane difensore, invece, è stato rispedito a casa prima della sfida di domani – anche questa decisiva – contro l’Irlanda del Nord.
LA TEGOLA DE VRIJ – Le cattive notizie non sono finite qui, però, per Inzaghi. Sempre nella giornata di ieri, il difensore olandese Stefan De Vrij ha accusato un problema muscolare al termine della partita pareggiata col Montenegro. “Penso sia fuori discussione che Stefan giochi martedì con la Norvegia” ha dichiarato Van Gaal al termine della serata. Così, come Dzeko e Bastoni, anche De Vrij è stato costretto a tornare in anticipo ad Appiano Gentile (lo ha comunicato la federazione olandese tramite una nota ufficiale sui social), ma con un problema che sembra ben più serio degli altri due e che si teme risulti, dagli esami strumentali cui si sottoporrà domani, uno stiramento.
Per la prima volta in stagione, quindi, Inzaghi rischia di non aver tre titolari a disposizione e in ruoli estremamente delicati: due terzi della difesa e il centravanti. Contro il Napoli sarà già una sfida quasi da dentro o fuori per i nerazzurri, dato che una sconfitta li farebbe precipitare a meno 10 dai partenopei. Inoltre, c’è anche un trend da invertire in fretta: quello che vede l’Inter faticare tantissimo a fare risultato nei big match. Insomma, il pomeriggio di domenica, a San Siro, ha tutta l’aria di essere uno di quelli che si riveleranno decisivi nella corsa alla seconda stella. Quella fra Spalletti e Inzaghi sarà una partita a scacchi fra due grandi strateghi. Il secondo rischia di partire con un handicap non da poco e dover rivedere la sua strategia, ma con una grande opportunità: sorprendere prima il suo avversario diretto, poi tutti gli altri, e dimostrare di essere all’altezza dell’Inter e dichiarare che quest’ultima è ancora la squadra più forte quella da battere, anche senza Conte, Hakimi e Lukaku.