Inter, la seconda chance di Biabiany
LUNGA TRAFILA - Da lì in avanti per il calciatore classe 1988 inizia un lungo percorso tra consulti medici e schede di recupero: prima cinque pareri da cardiologi italiani, poi la visita a Boston dal professor Baggish, che lo tranquillizza sulle sue condizioni di salute: "Tornerai a giocare, ma ci vorrà tempo", questo il sunto più significativo del dialogo tra il calciatore e lo specialista.
UNA SECONDA CHANCE - Un respiro di sollievo per Biabiany, che ha avuto il merito di non perdere mai sorriso e serenità: "dodici mesi di vacanza che serviranno ad allungarmi la carriera", Jonathan ha definito così il periodo di sospensione forzata che lo ha tenuto a lungo lontano dai campi. Un intervallo di tempo che avrebbe potuto ledere i nervi di qualsiasi sportivo, non quelli di Biabiany, che in religioso silenzio ha imbracciato un sacco pieno di pazienza e forza di volontà: cure mediche e lavoro, queste le medicine dell'ex Parma, che in quiete ha atteso un'altra possibilità.
TUTTO IN UNA PAROLA - La seconda chence arriva, gliela offre la squadra che l'ha cresciuto nel proprio settore giovanile e lanciato nel calcio professionistico: i bagagli di Jonathan Biabiany sono nuovamente pronti, la direzione è ancora una volta Milano, ma dalla parte opposta della sponda. All'orizzonte c'è l'Inter, la squadra che l'ha cresciuto nel proprio settore giovanile e che già in passato ha mostrato molta delicatezza su casi analoghi come quelli di Fadiga e Kanu. A luglio i nerazzurri offrono al francese un ingaggio da circa 600.000 euro a stagione fino al 2019 e attendono senza fretta il momento del definitivo recupero fisico. Il lieto fine arriva nella settimana corrente: Inter-Verona, Mancini ha bisogno di dare vigore alla corsia laterale di destra, si gira verso la panchina e si rivolge a Biabiany: "scaldati". In una sola parola c'era tutto quello che il ragazzo aveva desiderato sentirsi dire da mesi. Travolto dalla dominante forza di una normalità che qualcuno o qualcosa aveva provato a portargli via, ma che in qualche modo è riuscito a riprendersi.