Inter: la paura di Inzaghi, stavolta obbligato a vincere. Mentre Marotta allontana Dybala
Marotta, prodigo di complimenti per i collaboratori Ausilio e Baccin, corteggia Dybala da mesi perché in testa aveva un’idea meravigliosa, per citare un vecchio claim: vendere Martinez e prendere Dybala e Lukaku. Molto meno del classico 2 a prezzo di 1, perché per i 2 l‘obiettivo era prenderli gratis (poi in realtà per Lukaku qualcosa ha dovuto pagare, perché non tutte le ciambelle riescono col buco) e l’1 farselo strapagare da qualche sceicco o fondo internazionale.
Il risultato sarebbe stato una squadra addirittura più forte – o almeno sempre molto competitiva – e conti in ordine, perché cedere Lautaro a 80/90 milioni avrebbe garantito all’Inter l’attivo di 60 milioni che le serve e che Zhang pretende, che sia al 31 agosto o al 30 giugno 2023, come invece si sta diffondendo in queste ore.
Un bel progetto, nulla da dire. E infatti Inzaghi non ha mai detto nulla. Solo che nessuno si è finora fatto avanti con la valigetta piena di soldi per strappare Martinez all’Inter e così, alla vigilia del primo giorno di scuola, Marotta si allontana come mai prima da Dybala, un’opportunità in un reparto in cui l’Inter ha sovrabbondanza. E non sarebbero certo Dzeko o Sanchez a fare spazio alla Joya, perché loro sarebbero solo risparmi di stipendi, non incassi veri e propri. Quello oggi può arrivare solo da Skriniar, dopo che in vetrina sono già stati Bastoni, Dumfries, Calhanoglu. Ora Inzaghi progetta una squadra con Lukaku e Martinez, coppia per la quale dovrà per forza cambiare stile alla sua Inter. Ma se poi qualcuno bussa davvero e si porta via il Toro?
Al secondo anno, Inzaghi ha capito che nessuno gli perdonerà un altro secondo posto e infatti non per nulla già prima di cominciare – e nonostante il mercato a oggi più ricco fra le big del campionato - si mette all’ombra del Milan campione, sperando di viaggiare inosservato alle sue spalle nei pronostici d’estate. Il tecnico dell’Inter ha dato appuntamento al 13 di agosto, convinto di presentare una squadra competitiva, e più ancora al 1° di settembre, quando chiuderà il mercato: ogni giorno che passa è un rischio in meno.
@GianniVisnadi