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    Inter, la partita più importante è quella sul prestito: le due vie che Zhang non vuole percorrere

    Inter, la partita più importante è quella sul prestito: le due vie che Zhang non vuole percorrere

    • Emanuele Tramacere
    Bocche cucite ad Appiano Gentile e conferenze annullate anche se il prossimo match vedrà i nerazzurri già campioni d'Italia affrontare la Juventus con la possibilità di eliminarla, di fatto, dalla prossima Champions League. Conte non parla finché non lo farà Zhang per evitare di doversi esporre su questioni di cui il presidente non vuole parlare ovvero sul futuro della società. La scadenza più importante è però legata al prestito che Suning sta chiedendo tramite Goldman Sachs ai fondi di investimento e che dovrà concludersi nel più breve tempo possibile in modo da poter onorare gli impegni di questa annata e programmare il futuro.

    DUE VIE PER ZHANG... - I nomi sul tavolo dopo l'allontanamento di Bc Partners sono ormai noti e sono quelli di Bain Capital e Oaktree. Il primo punta a un prestito semplice, almeno inizialmente di 270 milioni di euro con alti tassi di interesse, mentre il secondo punta a prendere il posto del fondo Lion Rock nell'immediato con un investimento da 300 milioni. Due vie leggermente differenti e con tempistiche altrettanto divergenti ma che puntano allo stesso obiettivo.

    ...CHE NON VUOLE PERCORRERE - Proprio il tempo inizia a stringere perché entro fine mese dovranno essere trovati accordi se non per il taglio, quantomeno per lo spalmare le due mensilità che restano sul prossimo bilancio, altrimenti dovranno essere liquidate e in quel momento servirà la liquidità dei fondi. Il punto è che Zhang sembra stia facendo di tutto per portare quanto più in là possibile queste trattative per cercare, in realtà, di non percorrerle. Sa bene che, se in Cina non dovesse sbloccarsi il problema con il partito e sulle difficoltà di portare all'estero denaro fresco, il problema si ripresenterà in futuro sotto un'altra forma ovvero quella dei due fondi che prenderebbero il controllo del club. Un po' come successo con Elliott e con il Milan, una strategia che darebbe respiro ai tifosi nerazzurri, ma non a Zhang che da campione d'Italia perderebbe l'asset nel momento di maggior prestigio e senza gudagnarci.

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