Inter, la mezza bugia di Ausilio
"Alla fine pañolada è stata. Spontanea e sfuggita ai controlli della società che avrebbe preferito evitarla e che è stata la prima a rimanere spiazzata, la protesta con i fazzoletti bianchi dopo i fatti di Torino è scattata appena prima del fischio d’inizio dell’arbitro Domenico Celi. A sventolare per primi sono stati i tifosi che occupano il secondo anello, non quelli dell’Inter Club Templari (piazzati un piano più sotto) da cui era nata l’iniziativa nei primi giorni della settimana scorsa. Iniziativa che tra l’altro prevedeva che la contestazione andasse in scena tra il 5’ e il 10’ del primo tempo del match contro l’Empoli. Nei giorni scorsi però non solo la Curva Nord aveva declinato l’invito, ma anche la società aveva espresso perplessità. E sabato prima del match si era addirittura detta certa che non ci sarebbe stata alcuna pañolada".
MEZZA BUGIA - "Forse anche nella sede di corso Vittorio Emanuele avevano sottovalutato l’effetto dell’auto moviola di Nicola Rizzoli, il direttore di gara dello Stadium che dopo essersi assolto anche sull’episodio Chiellini-Icardi ha chiuso dicendo che le lamentele dell’Inter erano mirate ad ottenere uno sconto per Icardi e Perisic. Al coro di «chi non salta è un bianconero», invece la gran parte degli interisti ha voluto manifestare il proprio dissenso. E questo malgrado nel pre gara il direttore sportivo nerazzurro Piero Ausilio avesse cercato di minimizzare: «Le parole di Rizzoli? Non ci abbiamo fatto caso». Una mezza bugia, nel senso che la società sabato era parecchio irritata per le insinuazioni del fischietto, cui però ha elegantemente deciso di non rispondere".