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    Inter, la lunga estate in bilico di Skriniar: cosa c’è dietro la rabbia di Lecce

    Inter, la lunga estate in bilico di Skriniar: cosa c’è dietro la rabbia di Lecce

    • SG
    Minuto 88. Simone Inzaghi in pieno stile Mourinho va all-in e toglie un difensore per mettere l’ennesimo attaccante: dentro Correa e fuori Skriniar. Lo slovacco che, esclusi problemi fisici o turnover, non esce mai si avvia verso la panchina, contrariato. È nervoso e non lo nasconde, anzi. Prende una bottiglietta e la scaraventa per terra, per la prima volta fa uscire tutte le emozioni tappate dentro nell’estate più difficile da quando è in Italia.

    RABBIA - È infatti superfluo sottolineare come in quello scatto d’ira ci sia tanto di quello che sta vivendo Skriniar. C’è la partita, certo. La frustrazione di non riuscire a strappare quei tre punti che parevano cosa fatta dopo la rete di Lukaku. C’è la rabbia per avere concesso un gol, l’ennesimo di questo inizio di stagione, in cui i meccanismi difensivi tanto oliati in passato sembrano arrugginiti. C’è la voglia di aiutare la squadra a fare meglio e la scarsa abitudine ad uscire prima del fischio finale. Ma c’è anche, se non soprattutto, un naturale sfogo per la situazione di mercato che lo tiene al palo da più di un mese: con un piede all’Inter, ben piantato, e uno sull’uscio, in direzione Parigi.

    PSG - In questi mesi estivi è stato in silenzio, aspettando. La sua volontà però è chiara a tutti: vuole restare, ma l’Inter potrebbe aver bisogno di lui per mettere a posto i conti e lui non si tirerebbe indietro. L’accordo di massima con il Psg c’è, l’offerta ai nerazzurri invece non basta. Campos non è arrivato ai 60/70 milioni che vuole Marotta e l’affare è parcheggiato, per ora. Una situazione che di certo non lo lascia tranquillo. Il suo rendimento in campo ne risente, la sua stabilità emotiva anche. Tra un paio di settimane anche lui finalmente saprà il suo futuro e metterà la parola fine a un’estate vissuta in bilico. Inzaghi è stato categorico sulla permanenza di tutti i suoi giocatori in rosa, Marotta invece è stato più evasivo. I tifosi dell’Inter, e forse Skriniar stesso, sperano che le immagini di lui furente in panchina non siano le ultime con questa maglia…
     

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