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    Inter, la Lautaro dipendenza in numeri e statistiche anche senza gol

    Inter, la Lautaro dipendenza in numeri e statistiche anche senza gol

    • Emanuele Tramacere
    L'Inter di Simone Inzaghi non muore mai. Questo è il dato più importante che la squadra nerazzurra ha potuto tirare fuori dal soffertissimo pareggio in rimonta conquistato in Champions League con la Real Sociedad. Una partita che ha certificato l'importanza di Hakan Calhanoglu nelle vittorie dell'ultimo biennio (solo il 33% di partite vinte senza di lui in campo) ma che ci ha resituito la certezza di un'altra dipendenza che questa squadra ha endemica nel suo dna ed è quella per Lautaro Martinez. 



    ANCHE SENZA GOL -
    No, non si parla di una dipendenza da gol, che in realtà in parte c'è dato che proprio grazie alla sua zampata, casuale sul tiro sbagliato da Frattesi ma comunque decisiva, l'Inter è riuscita a portare a casa un punto preziosissimo all'Anoeta di San Sebastian. No la Lautaro-dipendeza la si riscontra anche nelle gare in cui il suo nome non si legge nei tabellini alla voce gol. E si nota in numeri e statistiche per quanto e come incide nello sviluppo della manovra in uscita dalla difesa, nel far rifiatare la squadra, nel lanciare l'attacco alla profondità. Tutte prerogative che, non a caso, l'Inter non è riuscita ad esprimere in Champions.



    FONDAMENTALE - Non ci è riuscita perché Lautaro non ha brillato e anzi, prima del gol era da considerare allo stesso livello di coloro che hanno chiuso fra i peggiori in campo (LEGGI QUI LE PAGELLE DEL MATCH). Per capire la differenza di impatto basta prendere le statistiche dell'ex-Velez nella gara con la Real Sociedad e confrontarle con quelle del derby contro il Milan dove per l'appunto non è andato in gol. Basta guardare a primo impatto le due heatmap a confronto per capire la differenza di rendimento.

    Inter, la Lautaro dipendenza in numeri e statistiche anche senza gol

    LA DIFFERENZA NEI NUMERI - Andando però più nel dettaglio emergono altri dati sul differente rendimento del centravanti argentino. Innanzitutto il numero di palloni giocati (solo 26 in Champions e ben 40 nel derby) poi il numero di contrasti (50% vinti nel derby, 0% in Spagna) e duelli vinti (40% contro i 18% dell'Anoeta) e infine i falli subiti (4 col Milan, solo 1 col la Real Socidead). Quello che però più conta, per lo sviluppo della manovra e che fa capire al meglio quanto Lautaro sia uno dei fulcri del gioco di Inzaghi sono i dato sulla "distribuzione". Nel derby il Toro ha completato l'87% dei passaggi dirigendone il 34,8% in avanti creando 2 occasioini e servendo un assist. In Champions, invece, si è fermato al 73% di passaggi riusciti indirizzandone oltre il 46,7% verso la propria porta e senza creare nulla per i compagni.

    @TramacEma

    Empoli - Inter (12:30 24/09)

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