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Inter, la doppia faccia di Lautaro: un po' Crespo e un po' Calloni. Conte gli chiede l'ultimo sforzo
ESEMPIO LUKAKU - Le potenzialità del centravanti argentino non sono in discussione, Lautaro ha i colpi del campione, ma per adesso è allo step precedente rispetto a quello di Lukaku, che non si ferma di fronte e niente. È un po’ il discorso che la società ha fatto ai suoi agenti in fase di rinnovo, facendo parlare il campo e i numeri da essi espresso. Una crescita che passa soprattutto dalla maturazione mentale e dalla capacità di rimanere in partita da parte del calciatore, che a volte perde lucidità e sbaglia giocate clamorose.
GOL DIVORATI - Contro Roma, Fiorentina e Udinese, Lautaro ha sbagliato gol incredibili, come facevano Egidio Calloni e Luther Blissett, per questo detto “Mistake”. Per fortuna tra questi due attaccanti del passato e Lautaro c’è una netta differenza: il nerazzurro spreca goffamente occasioni incredibili, ma è capace di tirare fuori dal cilindro giocate altrettanto sbalorditive, alla Crespo. Semmai il difetto dell’argentino è quello cui facevamo riferimento in precedenza, ovvero la tendenza a perdere lucidità a partita in corso, specie quando si innervosisce. L’Inter ha in casa un centravanti fortissimo al quale chiede l’ultimo sforzo, raggiungere lo step successivo lavorando sulla solidità mentale. Un percorso cominciato già molti mesi fa da Antonio Conte.
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