Getty Images
Inter, la dieta di Zhang non risparmia nessuno: rivoluzione a centrocampo, anche Eriksen può partire
Nell'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, il presidente Steven Zhang - che si appresta a fare ritorno in Cina - ha ulteriormente chiarito il punto: per provare a rimanere competitiva, l'Inter ha la necessità (impellente) di dare un taglio deciso ai propri costi, affidando a Marotta e Ausilio il compito di ridurre del 15% il monte ingaggi e presentare a fine agosto un consuntivo di mercato con un attivo di almeno 70 milioni di euro. Nei piani del club nerazzurro c'è la cessione di almeno un big, se non due - ad oggi tutti gli indizi portano ad Hakimi e Lautaro Martinez - ma la strategia di ridimensionamento passa anche da altre questioni "secondarie".
TUTTI IN BILICO - Tutti i reparti saranno coinvolti da questo modus operandi, dalla difesa che perderà Kolarov (in scadenza, non gli verrà sottoposto il rinnovo) e che ragiona su Ranocchia all'attacco, dove si spera di poter e dover sacrificare più un Pinamonti a caccia di un maggior minutaggio rispetto ad un Sanchez, il cui vero minus è rappresentato da un ingaggio da 7,5 milioni di euro che pesa enormemente sulle casse societarie. I movimenti maggiori dovrebbero riguardare però il reparto di centrocampo, dove oltre ad Hakimi anche l'altro esterno Perisic può finire nella lista dei partenti; per quanto concerne i centrali, non si toccano Barella e Brozovic e anche Vecino ha maggiori possibilità di conferma con l'arrivo in panchina di Simone Inzaghi, mentre per Vidal, Sensi, Gagliardini (oltre agli esuberi Joao Mario e Nainggolan) e a sorpresa Eriksen è caccia alla grande offerta.
SORPRESA ERIKSEN - Il maggior indiziato a salutare Appiano Gentile, dopo soltanto una stagione, è il calciatore cileno, reduce da un'annata con pochi squilli e a sua volta titolare di un ingaggio lontano dai nuovi parametri economici del club. Per gli altre tre dipenderà da chi si farà avanti e con quali argomenti, in una sessione di mercato che si preannuncia fortemente austera: il colpo di scena può essere rappresentato, per l'appunto, da Eriksen, che nei giorni scorsi ha manifestato tutto il suo smarrimento per l'addio di repentino di Antonio Conte a poche ore dalla conquista dello scudetto e che ha già preannunciato la necessità di parlare con l'Inter al rientro dagli Europei per fare il punto della situazione. Tagliare, tagliare e ancora tagliare: c'è un nuovo imperativo categorico in casa nerazzurra.
TUTTI IN BILICO - Tutti i reparti saranno coinvolti da questo modus operandi, dalla difesa che perderà Kolarov (in scadenza, non gli verrà sottoposto il rinnovo) e che ragiona su Ranocchia all'attacco, dove si spera di poter e dover sacrificare più un Pinamonti a caccia di un maggior minutaggio rispetto ad un Sanchez, il cui vero minus è rappresentato da un ingaggio da 7,5 milioni di euro che pesa enormemente sulle casse societarie. I movimenti maggiori dovrebbero riguardare però il reparto di centrocampo, dove oltre ad Hakimi anche l'altro esterno Perisic può finire nella lista dei partenti; per quanto concerne i centrali, non si toccano Barella e Brozovic e anche Vecino ha maggiori possibilità di conferma con l'arrivo in panchina di Simone Inzaghi, mentre per Vidal, Sensi, Gagliardini (oltre agli esuberi Joao Mario e Nainggolan) e a sorpresa Eriksen è caccia alla grande offerta.
SORPRESA ERIKSEN - Il maggior indiziato a salutare Appiano Gentile, dopo soltanto una stagione, è il calciatore cileno, reduce da un'annata con pochi squilli e a sua volta titolare di un ingaggio lontano dai nuovi parametri economici del club. Per gli altre tre dipenderà da chi si farà avanti e con quali argomenti, in una sessione di mercato che si preannuncia fortemente austera: il colpo di scena può essere rappresentato, per l'appunto, da Eriksen, che nei giorni scorsi ha manifestato tutto il suo smarrimento per l'addio di repentino di Antonio Conte a poche ore dalla conquista dello scudetto e che ha già preannunciato la necessità di parlare con l'Inter al rientro dagli Europei per fare il punto della situazione. Tagliare, tagliare e ancora tagliare: c'è un nuovo imperativo categorico in casa nerazzurra.