AFP/Getty Images
Gol dai centrocampisti, il segreto della nuova Inter
IL CORPO CHE CAMBIA - Una bella novità considerando la prevedibilità cui ci aveva abituato l’Inter delle ultime stagioni, compresa quella di Spalletti, orizzontale e pigra, nel pensiero e nell'esecuzione. L’Inter di Conte è corta, connessa e velenosa, adopera tutti gli arnesi a propria disposizione e munge energia da tutti i singoli. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, la squadra crea con tutti gli effettivi e non va in gol con i soli attaccanti. Sensi ha portato qualità, presto arriverà anche quella di Barella, ancora un po’ in ritardo. Il centrocampo muta, è il corpo che cambia nella forma e nel colore, anche se ieri c’era il solo Sensi a marcare la differenza con la passata stagione. Ma non è poco, anzi…
LA CURVA SI RICREDE - Il resto lo ha fatto il metodo Conte, la continua ricerca degli spazi associata a un ritmo martellante. Tanto che un’altra differenza l’hanno scandita i tifosi dagli spalti, trasformando il “Fuori le p…” della passata stagione nel “Vi vogliamo così”, urlato a fine primo tempo mentre la squadra già in vantaggio di due gol prendeva la via degli spogliatoi per il quarto d’ora di pausa. Un altro segnale importante che indica come il lavoro di tecnico e gruppo sia apprezzato e condiviso da chi compra il biglietto. Non era scontato, visto il curriculum di Conte e quel comunicato contro il tecnico salentino che la Curva aveva prima pubblicato e poi rimosso in tempo record. L’Inter è un corpo unico, Conte è il comandante di un gruppo che inizia ad avere regole e fame.