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VIDEO De Boer: 'Non abbiamo paura della Juve, pressione normale all'Inter'
SUL RISCHIO ESONERO - "Di certo quando sei l'allenatore dell'Inter sai che ci sono pressioni. Non puoi fare dei cambiamenti in solo una settimana o due, e nemmeno in 4. Stiamo lavorando per migliorare di settimana in settimana e sono sicuro che ce la faremo. La pressione per me non è un problema, perchè so che se mi guardo allo specchio so di aver fatto il massimo. E' un processo, so da dove siamo partiti e so che arriveremo presto al massimo. Stiamo lavorando ad un progetto, e sappiamo cosa vogliamo e come fare".
SULLA JUVE - "Sappiamo che giocheremo contro la Juventus che è un'ottima squadra. Non siamo spaventati dalla Juve, li rispettiamo, ma sappiamo che possiamo fare risultato. Tutto dovrà essere perfetto, sappiamo che sarà difficile batterli, ma la squadra con l'aiuto dei tifosi può farcela. Già l'anno scorso in Coppa Italia abbiamo dimostrato che l'Inter può battere la Juventus. Se troviamo la stessa combattività di quella sera ce la faremo".
FIDUCIA DEI TIFOSI - "E' sempre importante stare accanto alla squadra anche nei momenti difficili perchè abbiamo bisogno del supporto dei tifosi. E' fondamentale che rimangano insieme alla squadra, abbiamo bisogno di sentire il loro calore domani, perchè dobbiamo trovare qualcosa in più".
SOTTO PROCESSO - "Le critiche me le aspettavo. Un'idea del calcio italiano me l'ero fatta. Ora so che dobbiamo migliorare e lavorare duro per arrivare dove vogliamo. La mia filosofia è questa e insieme al club e alla squadra che ho a disposizione possiamo arrivare ai nostri obiettivi".
CERTEZZE CHE MANCANO - "In futuro ci sarà uno zoccolo duro su cui dovremo puntare. Io però devo pensare sia a lungo che a breve termine. Io credo che non si possano prendere sempre dei rischi soprattutto guardando agli infortuni. In questo periodo dovremo giocare tante partite in poco tempo e serve bilanciare gli sforzi. Devo proteggere alcuni giocatori che devono cercare di essere in forma fino a dicembre".
STUDIO DELL'AVVERSARIO - "Dobbiamo sempre rispettare il nostro avversario. Analizziamo tutti gli avversari, perfino l'Hapoel Beer-Sheva. Ho uno staff che se ne occupa e anche io in prima persona lo faccio. L'idea è di affrontare tutti gli avversari al massimo. Non è detto che nel corso della partita le scelte che faccio non possano cambiare. Non rivelerò in che modo affronteremo la Juventus, ma la nostra filosofia è quella di voler giocare la palla".
INTER-JUVE COSA RAPPRESENTA - "Inter-Juventus è una partita speciale per tutti, e per me che è la prima volta è ancora più importante. Non vedo l'ora di vedere lo stadio pieno che ci supporta. Anche i giocatori sentono la partita come una partita speciale e le motivazioni di fare il massimo. Io però devo provare a far rendere la squadra al 100% anche con altre squadre come Empoli o Bologna ad esempio perchè bisogna sempre dare il massimo. I campionati non si vincono battendo solo la Juventus, bisogna vincere contro tutti".
MOMENTO DIFFICILE - "Allenavo l'Ajax e anche li se non si ottenevano risultati la pressione aumentava. Lo sapevo quando ho scelto questa strada, quando arriveranno i risultati la pressione si abbasserà, è normale. Faccio un esempio, il mio amico van Bronkhorst con il Feyenoord non ha fatto risultato per 8/9 partite e sia chiaro che io non voglio perderne così tante (ride ndr.) e parte dei dirigenti voleva cacciarlo. Ora ha battuto lo United e sta facendo bene. E' sempre questione di risultati, ma serve tempo per lavorare. Se giochi contro la Juventus non è difficile trovare le motivazioni. Tutti vogliono giocare questa partita, si prepara da sola. Il mio compito è riuscire a trovare queste motivazioni in ogni partita. La partita contro l'Empoli è importante quanto quella con la Juventus".
ERRORE DA NON FARE - "L'errore da non fare? Perdere palloni nella prima o seconda fase di costruzione come fatto dal Siviglia o da noi contro il Pescara. Khedira e Dybala sono pericolosissimi in questa condizione di gioco. Quando perdi palla in questo modo tutte le squadre sono pericole e contro la Juventus può essere ancora più letale".
GOL SUBITI - "Abbiamo sempre subito per primi? In realtà abbiamo avute tante occasioni nelle passate partite per segnare prima ed è solo questione di tempo che quelle azioni si concretizzino. Tante volte controlliamo la partita, poi prendiamo gol e perdiamo la concentrazione. Ciò che voglio io è che i giocatori sappiano sempre cosa fare e non perdano la testa nelle difficoltà. Contro la Juventus non possiamo giocare solo con il cuore. E' importante ma potrebbe non bastare".
PERISIC, ANSALDI E LA CONDIZIONE FISICA - "Ansaldi non sarà convocato, Perisic sì. La condizione fisica sta migliorando, è ovvio che continueremo a lavorare, ma credo che tutti siano pronti per giocare 90 minuti. Non ci sono più scuse per non essere in forma perchè abbiamo lavorato tutti".
FORMAZIONE - "Sappiamo come vogliamo giocare e ho un'idea di come giocheremo, questo pomeriggio ci sarà una seduta tecnica, e oggi i giocatori sapranno chi giocherà e chi no".
GABIGOL - "E' bello sapere che è arrivato e capisca subito cosa significhi giocare in un club come l'Inter. Ha fatto un picoclo allenamento oggi e spero che sia con noi il più presto possibile. Abbiamo voglia tutti di vederlo all'opera, ma la prima cosa che dobbiamo valutare è a che livello di condizione sia".