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  • Inter, la condizione fisica di Lautaro è un caso, ma Taremi resta solo a guardare

    Inter, la condizione fisica di Lautaro è un caso, ma Taremi resta solo a guardare

    • Pasquale Guarro
    Un terzo di stagione è ormai alle spalle e fin qui le prestazioni di Lautaro Martinez sono ben lontane da quelle di un anno fa, ma se nelle dichiarazioni di facciata si esprime un concetto che ormai conosciamo a memoria, ovvero “Lautaro non sarà mai un problema ma sempre una soluzione”, la verità è che invece la forma fisica dell’argentino rappresenta una questione delicata e centrale ad Appiano Gentile. Parliamo del capitano, del calciatore più rappresentativo e di quello più pagato, insomma, sarebbe gradito che a metà novembre la sua condizione fisica fosse almeno accettabile e invece la sensazione che offre da inizio stagione è quella di precarietà fisica. Una condizione inaccettabile per un calciatore del suo livello, anche se, come viene spesso rimarcato, ha potuto riposare poco a cavallo tra una stagione e l’altra. L’altra verità è che Lautaro non ha svolto preparazione estiva, l’Inter e il calciatore, in accordo, hanno deciso di raggiungere la migliore condizione fisica giocando, ma mai scelta è stata più inopportuna, vista i risultati sul campo. E allora a questo punto è anche giusto chiedersi se lo stesso Lautaro avesse potuto rinunciare a una delle convocazione cui invece ha risposto sempre, un periodo che l’argentino avrebbe potuto sfruttare per rimettersi in forma. In accordo con Scaloni, senza ombra di dubbio. Ma la vera domanda è proprio questa: Lautaro ha mai avuto interesse di intrattenere una simile questione con il suo ct? Non lo sappiamo e forse non lo sapremo mai, quello che sappiamo, invece, è che finora ci sono state tre soste e che Lautaro ha sempre risposto presente alla convocazione della nazionale. Ma non ne guadagnerebbe anche l’Argentina se l’attaccante nerazzurro si prendesse del tempo per ritrovare la propria forma migliore?

    ESCE THURAM - Intanto è ambiguo anche il suo impiego in nerazzurro, ciò che non si capisce è perché l’argentino sia sempre l’ultimo (o uno degli ultimi) a essere richiamato in panchina a partita in corso. In più di un’occasione Lautaro, si è reso protagonista di una prestazione insufficiente ma al momento delle sostituzioni, quando si è trattato di dare spazio a Taremi, è stato quasi sempre Thuram a far posto all’iraniano. Andando poi a creare una coppia poco assortita con Lautaro, visto che sia il “Toro” che l’ex Porto soffrono sul lungo. Il dubbio si insinua: Per quale motivo Lautaro non può essere sostituito? Solo per tre volte l’argentino ha lasciato il campo prima dell’80esimo minuto. Diventa forzata anche la questione del “più gioca e prima entra in forma”, visto che ormai un terzo di campionato è alle spalle. 

    CERCASI SOLUZIONE - Rimaniamo sempre fermi a una questione, Lautaro è il capitano e il calciatore più forte della rosa. Probabilmente Inzaghi si fida più di lui in condizioni precarie che di Taremi, almeno questo dicono i fatti finora. Ma se così fosse, si aprirebbe poi una questione relativa all’efficacia del mercato estivo svolto. Così, però, entreremmo in un altro capitolo, mentre qui la questione centrale riguarda Lautaro, e l’unica domanda da farsi è la seguente: perché dopo tre mesi dall’inizio del campionato l’Inter non è riuscita a metterlo in forma? Le colpe vanno distribuite tra calciatore e club, ma dopo la sosta è ora di trasformare seriamente il problema in soluzione. 

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    lucacolo76
    lucacolo76

    Sono interista e sono diciamo d'accordo con il tifoso CHE L'HA "ripreso" sui social, ritengo Lau...

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