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Inter, la Champions esalta quel modo di essere non replicabile
“L’Inter nella sua essenza di squadra che può essere tutto e niente. Icardi il capitano che tira fuori i compagni dal pozzo in cui si erano cacciati e restituisce vita a San Siro. Vecino l’uomo del destino, decisivo all’ultimo istante come in maggio all’Olimpico contro la Lazio. San Siro che esplode come se l’Inter avesse vinto la Champions e in fondo un filo di verità c’è: portare a casa una partita così, dopo il giro di tutti gli stati d’animo possibili, equivale a prendersi un pezzetto di Champions. L’Inter ribalta il Tottenham, club da tempo nell’elite del calcio europeo, e lo fa col suo spirito internazionale, di squadra abituata a stare al mondo. Può essere che vincere sia l’unica cosa che conta, ma di certo esiste un modo di vincere da Inter che non è replicabile con facilità. Oggi più che mai bisogna tessere l’elogio della follia interista, nella sicurezza che del domani nerazzurro non vi è certezza alcuna”.