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Inter, l'exploit di Correa è la vittoria di Inzaghi: quando accontentare l'allenatore diventa l'arma in più
FIDUCIA - E' la vittoria di Simone. Lui che fin dall'inizio non ha mai avuto dubbi su chi dovesse essere il terzo attaccante dell'Inter dopo Lautaro e Dzeko: "Correa è la nostra ciliegina sulla torta" ha detto l'allenatore dopo la vittoria contro l'Hellas. Dolce, dolcissima. El Tucu è l'ennesima conferma che quando un allenatore chiede un giocatore va accontentato. Sì, anche se il risultato non è sempre questo. Perché la fiducia non è tutto ma fa molto, l'Inter l'ha dimostrata ad Inzaghi andando a prendere il giocatore che l'allenatore aveva chiesto, e lui l'ha data fin da subito al suo pupillo.
INZAGHI E L'INTER - Un rapporto che parte da lontano, quando la Lazio lo pescò dal Siviglia per il dopo Felipe Anderson. Partito da riserva, El Tucu si è preso il posto da titolare e nonostante un'espulsione in Europa League Inzaghi ha continuato a credere in lui. Fiducia, ecco la parola chiave. Quella che ai tempi della Sampdoria ha sfruttato solo in parte: qualche guizzo qua e là ma ancora troppo discontinuo. Poi la Lazio e ora l'Inter, con la quale a 18 fece un provino. Moratti pensava di aver trovato il nuovo Veron, ma il ragazzo non si ambientò e non se ne fece nulla: "Il freddo è stata una delle cose più difficili da gestire". Ora invece ha scaldato i tifosi dell'Inter con la doppietta col Verona. Inzaghi l'ha chiesto e la dirigenza l'ha accontentato. Quell'indice si è fermato sul nome giusto.