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    Inter, l'evoluzione di Bastoni: è il miglior difensore italiano

    Inter, l'evoluzione di Bastoni: è il miglior difensore italiano

    Tra le motivazioni della difesa coriacea dell’Inter in questa stagione ampi meriti vanno attribuiti ad Alessandro Bastoni, la cui interpretazione del ruolo sorprende se considerata la giovane età. Anche contro il Bologna il difensore classe ’99 ha disputato una gara ordinata e attenta, senza sbavature tattiche. La percentuale di IET registrata (97%) lo equipara all’MVP di giornata, Luis Muriel, giustificata da ottimi risultati in fase di interdizione (Pressing 97%) e dalla capacità di optare per soluzioni di gioco ottimali (K-Solution 96%). Con un posizionamento impeccabile (K-Movement 97%), il difensore dell’Inter gestisce bene le energie e chiude la partita con uno score atletico di 10,5 km, 165 azioni ad alta intensità e 12 sprint. Gli unici appunti che si possono apportare alla sua prestazione al Dall’Ara riguardano la fase di possesso: sbaglia l’unico passaggio tentato ad alta difficoltà e, nonostante un 96% di aggressività offensiva, quando ha l’opportunità di puntare l’uomo, non lo attacca. Dati quasi trascurabili all’interno di una prova di gran spessore del difensore nerazzurro.

    Tra i migliori giocatori in assoluto di questo campionato per rendimento, anche contro il Crotone Lorenzo Insigne si è esibito in una prestazione di alto profilo, bagnata da un gol e un assist acrobatico. La sua costanza nella performance ha raggiunto valori siderali (IET 97%, IEF 93%), che potrebbero fare la differenza nel finale di stagione per i partenopei. Di fatto, contro il Crotone completa l’80% dei passaggi ad alto coefficiente di difficoltà e produce da solo la metà degli 1vs1 del Napoli: 13 duelli, di cui ben 10 conclusi positivamente (in 5 casi salta l’uomo, in 5 opta per il cross). Ciò che risalta in questo campionato per il capitano del Napoli, oltre alla continuità e alla spiccata vena realizzativa (14 gol all’attivo), è lo spirito di sacrificio, sintomo che il leader della squadra partenopea non si risparmia mai. Contro i calabresi percorre 11,6 km, di cui 3 ad alta intensità, fa registrare 30 sprint, 71 accelerazioni esplosive e 86 frenate brusche. Numeri che testimoniano una condizione fisica strepitosa.

    Raramente capita di dedicare una menzione speciale ad una squadra che ha subito una sconfitta. È il caso del Bologna, che nonostante il KO ha disputato una partita da elogiare, con indici a ridosso delle migliori squadre di Serie A (IET 91,5%, IEF 92,7%), messa sotto soltanto da un’Inter costantemente al Top (IET 93,9%, IEF 93,8%). Contro la capolista gli uomini di Mihajlovic non hanno per nulla sfigurato, senza mai rinunciare al proprio gioco e mettendo in mostra i pezzi forti del repertorio: una buona proprietà di palleggio (K-Pass 91,5%), la coordinazione dei movimenti nelle due fasi (K-Movement 91,8%) e l’attacco al portatore di palla (Pressing 92,7%). Valori agevolati da alcuni giocatori in particolare, come Schouten, autore della sua miglior gara stagionale (IET 96% in linea con i migliori pari ruolo di Serie A). In assoluto, i felsinei hanno palesato un ottimo stato di forma, con ben 7 giocatori con un IEF>92% (su tutti Barrow e Dijks, 95%), che ha consentito ai rossoblù di primeggiare contro l’Inter nei duelli: 19 occasioni di 1vs1 offensivo (contro le 7 dei nerazzurri) di cui 5 disputate (1) e 4 vinte (0).  

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