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Inter, l'acconto di Nainggolan: dalle parole ai fatti, Spalletti lo ha rianimato
IL DEBITO - Ha potuto farlo soprattutto in virtù del rapporto vero che c’è tra lui e l’ex giallorosso, che non a caso pochi giorni fa al Corriere dello Sport non ha perso occasione per mostrare tutta la propria riconoscenza al tecnico toscano: “Ho un debito nei suoi confronti”, ha spiegato il belga, ma lo stesso allenatore in conferenza stampa ha voluto mettere il club al centro di tutto: “Se sente questi sentimenti sbaglia a provarli verso di me, deve provarli verso l’Inter”. Perché c’è un obiettivo da raggiungere e solo mettendo gli interessi comuni al centro di tutto si può arrivare al traguardo senza apprensioni.
DALLE PAROLE AI FATTI - Dopo le parole, quindi, anche i fatti. Nainggolan vuole aiutare concretamente l’Inter e Spalletti, che portandolo a Milano si è assunto una bella responsabilità nei confronti di tutti, anche se il tecnico nerazzurro ha sempre voluto in qualche modo spogliarsi da questa attribuzione che preferisce condividere con l’intero gruppo di lavoro. Ma intimamente Spalletti sa bene che che se Nainggolan si trova a Milano è soprattutto per suo volere ed è per questo che nei dialoghi col centrocampista non è stato morbido quando si è trattato di ricondurlo alla retta via. Nainggolan ha compreso, ha chinato il capo e ha iniziato a lavorare senza tregua.
L'ACCONTO - Così con molti mesi di ritardo l’Inter ritrova il Ninja, quello che pensava di aver comprato e non quello che invece aveva dovuto sopportare. A Frosinone, Nainggolan, ha trovato il quarto gol in campionato, la rete che apre il risultato e rende all’Inter tutto più semplice. Un gol che in qualche modo serve come acconto per saldare quel debito di cui lui stesso ha parlato, ma per saldare tutto di prestazioni come quella di ieri ne serviranno almeno altre 6. Tante sono le sfide da qui a fine campionato, quelle che decreteranno l’ingresso o meno dell’Inter in Champions. E sabato sera c’è la Roma a San Siro.