Kondogbia: 'Voglio dare il 100%, ecco perché ho scelto l'Inter'
MANCINI -Kondogbia ha parlato anche del suo nuovo tecnico, Roberto Mancini: "Il mister conta tantissimo nella mia scelta, più del 50%. Mi ha spiegato il progetto e di quanto mi volesse con lui. Cosa mi ha detto? Quello che volevo sentirmi dire. Molti giocatori hanno sbagliato club perché non hanno parlato con l'allenatore, non avendo quel legame. Io l'ho avuto. E ha avuto un ruolo fondamentale. " Mancini è stato il fattore che ha permesso all'Inter di ottenere il giocatore: quando il giornale francese chiede a Kondogbia se è vero che avesse detto sì al Milan, risponde: "E' assolutamente falso. La verità è che ho parlato con il Milan, ma mai nella mia vita ho detto sì ad Adriano Galliani. Il club rossonero mi offriva di più, ma Mancini ha fatto la differenza. I due club sanno quanto è accaduto, e sanno quanto mi hanno proposto. E il Milan sa che la sua proposta finanziaria era superiore ma non è in funzione di questo che ho scelto"
SERIE A - Il nuovo numero 7 dell'Inter ha anche parlato delle motivazioni che lo hanno spinto verso la Serie A, dichiarando di aver chiamato Patrice Evra della Juventus, prima di scegliere il nostro campionato:"Ho anche parlato con Evra, non dell'Inter nello specifico. La sua opinione per me ha avuto molta importanza, mi ha fatto capire che una volta che hai provato la Serie A non c'è altro che possa impressionare di più. Inoltre mi ha detto che mi aiuterà a migliorare in ogni aspetto. Gli allenamenti in Italia sono più duri, come conseguenza, tutto il resto diventa più facile. Un sacco di giocatori sono stati in Italia e poi hanno fatto sfracelli altrove, come Zidane ed Henry. Se prendete l'esempio di Pogba, sapete che se andrà altrove si adatterà. La gente che mi segue non mi conosce al 100%, io so cosa è meglio per me e so che il campionato italiano, con il suo rigore tattico, è quello di cui avevo bisogno per migliorare in questo momento della mia carriera. Ho voglia di migliorare tatticamente, ho dei grandi margini di miglioramento. Anche se si può sempre migliorare, ho già raggiunto un buon livello fisico e tecnico, quello che mi mancava era il lavoro tattico. Ne avevo bisogno per continuare a crescere"