Scelte tecniche lo hanno spinto lontano da Milano. Mateo Kovacic ad un certo punto ha smesso di avere la fiducia incondizionata dell'Inter, che al suo posto ha scelto la concretezza e la fisicità di Geoffrey Kondogbia, centrocampista francese ex Monaco che a Milano non ha ancora imboccato la via della continuità. 

UNA SCELTA CONVENIENTE? - "Con Kovacic non ci uscivo a cena né ci andavo al cinema. Il mio compito era un altro, ho cercato di spiegargli delle cose. Credo che abbia le qualità per diventare uno dei più forti al mondo, ma a volte la qualità non è tutto". Queste le spigolose parole che Roberto Mancini ha rivolto al calciatore croato, a chiarire - se ce ne fosse bisogno - che l'aspetto tecnico di Kovacic non è mai stato messo in discussione, semmai sono altri gli aspetti che hanno spinto l'Inter verso altre scelte. Ma ad oggi quanto è convenuto alla società di corso Vittorio Emanuele cedere Kovacic per comprare Kondogbia? 

BILANCIO NON MENTE - La fredda analisi del bilancio mostra come l'Inter ci abbia perso circa due milioni di euro: Kondogbia acquistato per 31 milioni bonus esclusi, Kovacic ceduto per 29 milioni, sempre senza considerare gli eventuali bonus. Ma si sa, il bilancio non può e non deve essere l'unico parametro di valutazione, perché ci sono altri aspetti che incidono sulle delicate dinamiche che portano una società alla delicata scelta di un calciatore. La crescita potenziale, l'utilità per squadra e allenatore, alcune determinate caratteristiche tecniche; tutti fattori che vanno ben oltre il bilancio. 

PANCHINA AMARA - L'Inter ha preferito Kondogbia a Kovacic, ma al momento non ne ha ancora tratto i dovuti frutti. La squadra nerazzurra ha investito sul francese nella quasi certezza di ritrovarsi in casa un calciatore pronto, maturo nonostante la giovane età, ma soprattutto concreto, caratteristica spesso non riconosciuta all'ex Dinamo. Ma nel calcio tutto cambia rapidamente, anche le certezze, e Kondogbia si ritrova a guardare dalla panchina i suoi compagni che invece affrontano la Juventus. Una particolarità mica da poco se consideriamo che il francese sarebbe dovuto essere il vero punto fermo della mediana nerazzurra. L'insostituibile. 

NE E' VALSA LA PENA?  - La panchina contro i bianconeri indica chiaramente che l'asticella delle prestazioni di Kondogbia non ha al momento raggiunto un livello sufficiente. Il centrocampista francese non si è ancora adattato alle richieste tattiche di Roberto Mancini, che a questo punto valuta la possibilità di cambiare modulo. Intanto Kovacic al Real Madrid non gioca titolare, ma non sembra avere problemi di inserimento: 434 i minuti giocati dall'ex nerazzurro su 900 a disposizione, praticamente quasi 45' a partita. Ad arricchire il menu del croato anche due presenze in Champions. Valutazioni più corrette verranno stilate a fine anno, ma ad oggi non sembra per niente scontato che la scelta dell'Inter e di Roberto Mancini sia stata giusta.