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    Inter-Juve, tre atti e un paradosso

    Inter-Juve, tre atti e un paradosso

    La Gazzetta dello Sport parla di Inter-Juve e spiega come la sfida del Meazza sia stato un melodramma in tre atti. 

    “Non una partita di calcio, ma un autentico pezzo di melodramma in tre atti, secondo il perfetto stile italiano. Questa è stata Inter-Juventus. Primo atto: i bianconeri scattano con Douglas Costa e i nerazzurri, frastornati, restano in dieci per l’espulsione di Vecino. Secondo atto: lentamente, ma con grinta e sacrificio, l’Inter si riporta sotto, sfrutta l’atteggiamento passivo della squadra di Allegri e, dopo l’intervallo, piazza l’uno-due micidiale. Terzo atto: quando ormai tutti pensano di aver intuito il nome del colpevole, come nei film gialli, ecco che l’autore si diverte a capovolgere le carte e nello spazio di un battito di ciglia consegna un finale che nessuno si aspetta. Non c’è logica, non c’è tattica, verrebbe quasi da dire che non c’è senso: il fatto è che il calcio, spesso, vive anche di paradossi e il 3-2 di San Siro dice proprio questo”.
     

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