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Juve-Inter per Berardi, Squinzi: 'Scelta rinviata perché non si sentiva pronto'
E a Lucerna?
"In Svizzera la Mapei è solo a Friburgo, forse è un segno del destino con l’Italia così vicina".
Prego?
"Sì, in Italia si svolge meno del 20% della nostra produzione. La burocrazia impone tempi pazzeschi se si vuole cominciare una nuova attività, al di là della situazione economica che resta difficile".
Non è ottimista?
"Stiamo peggio rispetto a un anno fa, la ripresa è troppo debole e per tanti motivi stenta a decollare. Il mio gruppo è in controtendenza, è in continua crescita (+13% nel 2015, con un fatturato di due miliardi e mezzo e 9 mila dipendenti, ndr) e ogni anno crea nuovi posti di lavoro".
Non da noi…
"No, purtroppo. Al momento in Italia non ci sono possibilità di sviluppo".
Seguirà la squadra a Lucerna?
"No, perché sono trattenuto da impegni improrogabili, ma vedrò il ritorno".
Che idea si è fatto dei vostri avversari?
"Che partono favoriti perché hanno sono avanti nella preparazione e il campionato è già cominciato. Al debutto hanno vinto in casa del Lugano: non sarà uno squadrone, però stiamo attenti. In generale, credo che il Sassuolo sia a un livello tecnico più alto".
Il Sassuolo per ora è rimasto uguale a se stesso.
"E’ andato via Vrsaljko, e non una perdita da poco".
Chi crosserà al suo posto?
"I giocatori importanti ci sono, la squadra gioca a memoria, Di Francesco saprà trovare le soluzioni del caso".
Il miglior acquisto è Berardi?
"Certo, l’ho sempre detto, non era sicuro che se ne andasse. Si sente attaccato a questa squadra e soprattutto a Di Francesco. Mi dicono che si sta allenando in modo feroce, con grande voglia. Buon segno, significa che vuole cancellare l’ultimo campionato che non è stato esaltante: Berardi è un ragazzo di talento, ma ha reso al di sotto delle aspettative".
Ha rifiutato la Juve…
"Forse perché non si sentiva pronto. E poi uno come lui ha bisogno di giocare con continuità e nella Juve non sarebbe sicuramente successo. La scelta è stata rinviata, ne riparleremo tra un anno".
Siete attrezzati per andare avanti anche in Europa? Ci saranno rinforzi?
"Sono sicuro che arriveranno, ma già così siamo competitivi: è la dimostrazione di quanto sia valida la scelta di puntare sui giovani e sugli italiani".
Dopo la finale di Coppa Italia che vi ha assegnato un preziosissimo sesto posto, ha detto che 'la prossima tappa è la Champions, possiamo arrivarci col terzo posto o vincendo l’Europa League'. Esagerato!
"Ma sì, esagerare un po’ non fa male".
Una Juventus così non rischia di ammazzare la Serie A nella culla? "Vero, è diventata ancora più forte, però le sorprese non si possono escludere. Vi dice niente il Sassuolo in Europa?".
Avrebbe speso 90 milioni per Higuain?
"Conosco bene Andrea Agnelli e Marotta, avranno i loro motivi per fare un investimento di questa importanza".
Non ha risposto.
"Non so, il problema non si pone. Ribadisco che ritengo vincente la nostra politica su giovani e italiani".
Il suo Milan ai cinesi: una trattativa interminabile.
"Non è facile trattare con loro, hanno regole e abitudini diverse dalle nostre, faticano ad integrarsi in un’economia di mercato".
Fa bene Berlusconi a vendere?
"Il club è in difficoltà, ma lui sa bene che decisioni da prendere. E non dimentico che per 30 anni ci ha fatto sognare".
Le manca Confindustria?
"No, perché? Tra Mapei e Sassuolo, non ho un minuto libero".