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    Juve-Inter per Berardi, Squinzi: 'Scelta rinviata perché non si sentiva pronto'

    Juve-Inter per Berardi, Squinzi: 'Scelta rinviata perché non si sentiva pronto'

    Giovedì il Sassuolo debutterà in Europa League contro il Lucerna. Il patron del club neroverde, Giorgio Squinzi ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Giochiamo a memoria, i rinforzi arriveranno. Stiamo aprendo 9 stabilimenti in giro per il mondo, dagli Stati Uniti all’Indonesia all’Australia". 

    E a Lucerna? 
    "In Svizzera la Mapei è solo a Friburgo, forse è un segno del destino con l’Italia così vicina". 

    Prego? 
    "Sì, in Italia si svolge meno del 20% della nostra produzione. La burocrazia impone tempi pazzeschi se si vuole cominciare una nuova attività, al di là della situazione economica che resta difficile". 

    Non è ottimista? 
    "Stiamo peggio rispetto a un anno fa, la ripresa è troppo debole e per tanti motivi stenta a decollare. Il mio gruppo è in controtendenza, è in continua crescita (+13% nel 2015, con un fatturato di due miliardi e mezzo e 9 mila dipendenti, ndr) e ogni anno crea nuovi posti di lavoro". 

    Non da noi… 
    "No, purtroppo. Al momento in Italia non ci sono possibilità di sviluppo". 

    Seguirà la squadra a Lucerna? 
    "No, perché sono trattenuto da impegni improrogabili, ma vedrò il ritorno". 

    Che idea si è fatto dei vostri avversari? 
    "Che partono favoriti perché hanno sono avanti nella preparazione e il campionato è già cominciato. Al debutto hanno vinto in casa del Lugano: non sarà uno squadrone, però stiamo attenti. In generale, credo che il Sassuolo sia a un livello tecnico più alto". 

    Il Sassuolo per ora è rimasto uguale a se stesso. 
    "E’ andato via Vrsaljko, e non una perdita da poco". 

    Chi crosserà al suo posto? 
    "I giocatori importanti ci sono, la squadra gioca a memoria, Di Francesco saprà trovare le soluzioni del caso". 

    Il miglior acquisto è Berardi? 
    "Certo, l’ho sempre detto, non era sicuro che se ne andasse. Si sente attaccato a questa squadra e soprattutto a Di Francesco. Mi dicono che si sta allenando in modo feroce, con grande voglia. Buon segno, significa che vuole cancellare l’ultimo campionato che non è stato esaltante: Berardi è un ragazzo di talento, ma ha reso al di sotto delle aspettative". 

    Ha rifiutato la Juve… 
    "Forse perché non si sentiva pronto. E poi uno come lui ha bisogno di giocare con continuità e nella Juve non sarebbe sicuramente successo. La scelta è stata rinviata, ne riparleremo tra un anno". 

    Siete attrezzati per andare avanti anche in Europa? Ci saranno rinforzi? 
    "Sono sicuro che arriveranno, ma già così siamo competitivi: è la dimostrazione di quanto sia valida la scelta di puntare sui giovani e sugli italiani". 

    Dopo la finale di Coppa Italia che vi ha assegnato un preziosissimo sesto posto, ha detto che 'la prossima tappa è la Champions, possiamo arrivarci col terzo posto o vincendo l’Europa League'. Esagerato! 
    "Ma sì, esagerare un po’ non fa male". 

    Una Juventus così non rischia di ammazzare la Serie A nella culla? 
    "Vero, è diventata ancora più forte, però le sorprese non si possono escludere. Vi dice niente il Sassuolo in Europa?". 

    Avrebbe speso 90 milioni per Higuain? 
    "Conosco bene Andrea Agnelli e Marotta, avranno i loro motivi per fare un investimento di questa importanza". 

    Non ha risposto. 
    "Non so, il problema non si pone. Ribadisco che ritengo vincente la nostra politica su giovani e italiani". 

    Il suo Milan ai cinesi: una trattativa interminabile. 
    "Non è facile trattare con loro, hanno regole e abitudini diverse dalle nostre, faticano ad integrarsi in un’economia di mercato". 

    Fa bene Berlusconi a vendere? 
    "Il club è in difficoltà, ma lui sa bene che decisioni da prendere. E non dimentico che per 30 anni ci ha fatto sognare". 

    Le manca Confindustria? 
    "No, perché? Tra Mapei e Sassuolo, non ho un minuto libero". 

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