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    Jovetic non convocato: la Fiorentina lo aspetta, il muro dell'Inter si sgretola?

    Jovetic non convocato: la Fiorentina lo aspetta, il muro dell'Inter si sgretola?

    • P.G.
    È arrivata al capolinea l’avventura di Stevan Jovetic con la maglia dell’Inter. L’attaccante montenegrino non rientra più nei piani dei nerazzurri, che non hanno perso tempo nel comunicarlo sia a lui che al suo agente. Il 4-3-3 di de Boer estromette l’attaccante dal piano tecnico, ma a dirla tutta, questo non è l’unico aspetto che fa propendere la società di corso Vittorio Emanuele verso la sua cessione. 

    FUORI DAL PROGETTO - Gli occhi dell’Uefa sono sempre vigili sul bilancio dell’Inter, che ieri ha mosso passi decisivi per Joao Mario e Gabigol. Due operazioni che comporteranno un dispendio economico di circa 70 milioni di euro. Non poco per chi deve presentare i conti in ordine. Ecco perché le operazioni in uscita diventano fondamentali, soprattutto relativamente a quegli elementi ritenuti non più fondamentali per lo sviluppo del progetto. 

    L'INDIZIO - L’Inter ha spinto per portare immediatamente Gabigol a Milano, non più a gennaio, come inizialmente sembrava destinata a concludersi la trattativa col Santos. Un piccolo indizio che si lega al futuro di Jovetic: il reparto offensivo dell’Inter è già in sovraffollamento e difficilmente la società nerazzurra si arricchirebbe di un nuovo elemento senza considerare una cessione. Ramadani e Ausilio ne parlano, ma al momento manca ancora l’accordo perché l’Inter gradirebbe girarlo in toscana con un obbligo di riscatto per i viola. La Fiorentina temporeggia e richiede il montenegrino in prestito

    OROLOGIO VIOLA - Al momento la trattativa sbatte su questo muro, che però potrebbe sgretolarsi presto. Per ora le resistenze nerazzurre sembrano tenere, ma il tempo che passa gioca sicuramente in favore del club dei Della Valle. La Fiorentina è ottimista sul buon esito della trattativa, conscia del fatto che all’Inter farebbe comodo risparmiare i 3 milioni di euro relativi all’ingaggio del montenegrino, ma anche liberare lo spogliatoio dagli scontenti per fare spazio a chi, come Gabigol, arriva con ben altro entusiasmo.

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