Getty Images
Inter, Inzaghi non vuole altre sorprese: si sbilancia in conferenza con un chiaro obiettivo, svelare le promesse di Zhang
PATTI CHIARI - Era giunto il momento di farsi sentire, di chiedere rispetto, per il suo lavoro e per i tifosi che hanno sottoscritto gli abbonamenti. Se finora, sotto richiesta della proprietà, la società non ha potuto ufficialmente dichiarare chiuso il mercato in uscita, ci ha pensato Inzaghi a prendersi la responsabilità di farlo. Perché a un giorno dall’inizio del campionato, un allenatore a cui si chiede lo scudetto ha il diritto di serrare i ranghi e affidarsi alle proprie certezze. “La cessione di Skriniar? Il mercato in uscita è chiuso, l’ho concordato con società e proprietà”. Sono le parole di chi non vuole ritrovarsi tra una settimana con un altro big venduto e un sostituto inadeguato.
CON STILE E FERMEZZA - Il messaggio è giunto forte e chiaro a destinazione, negli uffici della presidenza, dove al di là delle promesse e dei proclami, c’è sempre un timpano volto in favore delle proposte last minute. Chissà se oggi l’allenatore avrà suscitato in Zhang la stessa serenità di sempre. O se il presidente nerazzurro avrà dovuto ridestarsi con uno schiaffetto sul viso, scoprendo per la prima volta una nuova versione di Inzaghi, meno tollerante e più esigente. Skriniar non si tocca e neanche Dumfries, questa la sintesi brutale del messaggio di Inzaghi, che alla proprietà e alla società ha chiesto di non muovere pedine fondamentali negli ultimi giorni di mercato. Dall’altra parte nessuno ha saputo essere sufficientemente rassicurante e allora anche il paziente Inzaghi, con uno stile da gran signore, questa volta ha preferito mettere i puntini sulle i.