Getty Images
Inzaghi: 'Non molliano nulla, questa Inter ha grande personalità. Barella? I medici mi dicono di stare tranquillo'
L'allenatore dell'Inter Simone Inzaghi ha parlato a DAZN al termine del match con l'Udinese: "Grande prova di carattere e personalità contro una squadra che nel mese di aprile è stata la migliore per rendimento dietro di noi. Non vogliamo mollare, avevamo voglia di vincere e il successo è stato meritato. Voglio ringraziare i nostri tifosi, ci hanno trascinato come se fossimo a San Siro".
Sulla paura dopo il gol dell'Udinese: "La rete di Pussetto ci ha fatto abbassare leggermente, ma siamo stati in partita e abbiamo rischiato poco o nulla. Va anche considerato che siamo alla 50esima partita stagionale, ne abbiamo disputate 7 in 22 giorni eppure la squadra ha fatto bene e ha dimostrato di essere in salute".
Sul giocare prima o dopo: "Non incide perché ormai siamo abituati a questo tipo di situazioni. Personalmente ero molto attento sulla nostra partita e ho visto giocatori molto concentrati. Ora arriva un match di straordinaria importanza contro l'Empoli e poi la finale di Coppa Italia. Abbiamo parlato con la squadra dopo Bologna e ci voleva una partita importante, soffermandoci sulle qualità tecniche e fisiche dell'Udinese. Non si molla, si va avanti con tutti gli uomini a disposizione".
Sui quinti molto alti nel primo tempo, mossa decisiva: "Avevamo deciso di tenere bassi i loro quinti e innescare le punte con gli inserimenti delle mezzali. Ma al di là dell'aspetto tattico voglio sottolineare che i ragazzi ci hanno messo altri ingredienti importanti, come la corsa, la voglia e la determinazione".
Su Barella: "Sembra che si tratti solo di una forte contusione al ginocchio, i medici mi hanno abbastanza tranquillizzato. Ora incrociamo le dita perché si tratta di un calciatore molto importante per noi".
Sulle prossime partite: "Dopo la Supercoppa di gennaio, siamo ancora in corsa per scudetto e Coppa Italia e vogliamo vincere qualcos'altro. Quest'anno, considerate le premesse di inizio luglio, i tifosi si sono divertiti e si sono meritati questi traguardi. Se siamo pazzi? Beh, se questo ti porta a rivincere la Supercoppa dopo 11 anni e ad essere protagonisti fino alla fine, ben venga".
Sulla paura dopo il gol dell'Udinese: "La rete di Pussetto ci ha fatto abbassare leggermente, ma siamo stati in partita e abbiamo rischiato poco o nulla. Va anche considerato che siamo alla 50esima partita stagionale, ne abbiamo disputate 7 in 22 giorni eppure la squadra ha fatto bene e ha dimostrato di essere in salute".
Sul giocare prima o dopo: "Non incide perché ormai siamo abituati a questo tipo di situazioni. Personalmente ero molto attento sulla nostra partita e ho visto giocatori molto concentrati. Ora arriva un match di straordinaria importanza contro l'Empoli e poi la finale di Coppa Italia. Abbiamo parlato con la squadra dopo Bologna e ci voleva una partita importante, soffermandoci sulle qualità tecniche e fisiche dell'Udinese. Non si molla, si va avanti con tutti gli uomini a disposizione".
Sui quinti molto alti nel primo tempo, mossa decisiva: "Avevamo deciso di tenere bassi i loro quinti e innescare le punte con gli inserimenti delle mezzali. Ma al di là dell'aspetto tattico voglio sottolineare che i ragazzi ci hanno messo altri ingredienti importanti, come la corsa, la voglia e la determinazione".
Su Barella: "Sembra che si tratti solo di una forte contusione al ginocchio, i medici mi hanno abbastanza tranquillizzato. Ora incrociamo le dita perché si tratta di un calciatore molto importante per noi".
Sulle prossime partite: "Dopo la Supercoppa di gennaio, siamo ancora in corsa per scudetto e Coppa Italia e vogliamo vincere qualcos'altro. Quest'anno, considerate le premesse di inizio luglio, i tifosi si sono divertiti e si sono meritati questi traguardi. Se siamo pazzi? Beh, se questo ti porta a rivincere la Supercoppa dopo 11 anni e ad essere protagonisti fino alla fine, ben venga".