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    Inter, Inzaghi: ‘Mkhitaryan sta bene. Le parole di Zhang? Sono felice, ma lo ringrazio per una telefonata’

    Inter, Inzaghi: ‘Mkhitaryan sta bene. Le parole di Zhang? Sono felice, ma lo ringrazio per una telefonata’

    • Pasquale Guarro, inviato a Istanbul
    Alla vigilia della finale di Champions contro il City, il tecnico dell’Inter, Simone Inzaghi, ha risposto alle domande dei giornalisti presenti alla conferenza stampa dallo stadio Ataturk di Istanbul. 

    La storia insegna che spesso c’è chi riesce a sovvertire i pronostici, cosa si aspetta da questa partita?
    “Sappiamo che tipo di partita dovremo fare domani, ad oggi il City è la squadra più forte al mondo ma sappiamo che percorso abbiamo fatto e siamo orgogliosi di essere arrivati fin qua e faremo di tutto per giocare con incredibile concentrazione, per evitare errori e fare il massimo perché affrontiamo una squadra molto forte”. 

    Tante volte hanno depennato l’Inter e Inzaghi, la parabola sua e dell’Inter vi unisce ancora di più?
    “Assolutamente, lo dicevo anche ai tuoi colleghi dopo Torino. Domani sarà la 57esima partita per noi, un percorso lunghissimo. Tutte le gare giocate ci hanno permesso di arrivare alla gara di domani perché siamo cresciuti anche dopo le sconfitte. In ragazzi sono stati bravissimi a stringersi insieme, ascoltando poco. Dopo aver conquistato questa finale, abbiamo avuto poco tempo per pensare a quanto fatto, perché c’era una Coppa Italia da vincere e solo adesso ci stiamo godendo questo traguardo. Domani combatteremo centimetro contro centimetro”. 

    Manchester City - Inter (21:00 10/06)

    La chiave sarà a centrocampo?
    “Domani saranno importanti gambe, testa e cuore. Bisogna fare una corsa in più, rimanere lucidi e poi in queste partite è il cuore che ti fa trovare energie in momenti in cui non pensi neanche tu di averne ancora”. 

    Domani è il grande giorno, per l’Inter e per la storia del calcio italiano. 
    “Sì, sappiamo che abbiamo una grandissima opportunità di scrivere la storia del nostro club. Sarà difficilissimo ma ci proveremo, tutti insieme, concetto che ci ha portati fin qua. E insieme proveremo l’impresa”. 

    Suo fratello non è sicuro che dormirà stanotte, ha ragione?
    “C’è serenità, ma più si avvicina l’appuntamento e più la tensione sale perché sappiamo cosa significa per società e tifosi, che ci hanno accompagnati sempre in questo percorso. Non dimentico le trasferte di Planes, Barcellona, Porto e Lisbona, oltre che i derby. Gli dobbiamo una corsa in più”. 

    Avverte clima di serenità come le altre serate che hanno preceduto grandi match?
    “Ho la fortuna di allenare un gruppo di uomini veri, non li cambierei con nessuno. Mi danno grandi soddisfazioni e gioia. C’è grandissima responsabilità per la partita di domani, i ragazzi sono sereni. Abbiamo ancora qualche dubbio per Mkhitaryan e Correa, che sembrano in ripresa. Sull’Armenia ci sono buone sensazioni e dovrò pensare se utilizzarlo dall’inizio o meno”. 

    Ha letto le parole di Zhang che l’ha definita come un dono?
    “Mi fanno piacere le parole del presidente e mi fanno piacere perché non le ha dette solo ieri, ma mi ha sempre confortato con telefonate nei momenti difficili. Mi ha sempre dato grande forza, dopo le telefonate con lui, trasferivo tutto anche al mio staff”. 

    Come arginerete Haaland?
    “Conosciamo la forza del City e quella di Halaand. Sarà un osservato speciale come tutti i loro calciatori. Abbiamo preparato qualcosa ma sarà tutta l’Inter a dover limitare sia Halaand che il City”. 

    La difesa del City è un punto debole?
    “La difesa del City è solida, hanno concesso pochissimo. Impostano in un modo e difendono in un altro. Cercheremo di fare la nostra partita”. 

    Avete preparato anche i rigori?
    “Li proviamo sempre e li proveremo anche oggi”.

    Sente il dovere di vendicare le altre due squadra italiane che hanno perso in finale?
    “È naturale, sarebbe importante per il nostro movimento. Sono dispiaciuto per Roma e Fiorentina che hanno giocato un’ottima partita. Quest’anno abbiamo raggiunto un grandissimo traguardo, portando tre squadre in finale”. 

    Giocherà Brozovic o Mkhitaryan?
    “Negli ultimi mesi non ho avuto la possibilità di scegliere come invece ho potuto fare ultimamente. Per un allenatore, poter scegliere è una risorsa. Mkhitaryan non è al 100% ma ieri si è allenato molto bene”. 

    Lei è uno specialista delle finali, come prepara psicologicamente i suoi calciatori a queste partite?
    “Ho la fortuna di allenare calciatori che sanno giocare queste partite. Abbiamo campioni del mondo e campioni d’Europa. Bisogna cercare di essere lucidi nel gestire i particolari che in partite come quella di domani fanno la differenza”, 

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