Inter, Inzaghi: ‘Frattesi è pronto, Pavard per la prossima. Voglio rimanere a lungo’
Che partita si aspetta?
“Sappiamo che sarà una partita molto difficile contro un avversario di qualità. In questi anni hanno giocato in casa e fuori allo stesso modo, sono avversari di assoluto valore e servirà una grande Inter per fare risultato”.
Lautaro dice che lei è al top.
“Il nostro percorso sarà molto lungo e pieno di insidie. Fa piacere aver fatto questi 4 mesi nel migliore dei modi ma il calcio va veloce”.
Domani farai molto turnover?
“Qualcosa cambierò come ho sempre fatto, dove abbiamo delle difficoltà nelle rotazioni. Farò valutazioni attente, guardando i parametri dell’allenamento di questa mattina. Ma non parlerei di turnover, parlerei invece di qualche cambiamento, sapendo che i ragazzi risponderanno bene come è successo a Lisbona”.
Cosa aggiungerebbe una vittoria domani?
“Senz’altro tantissima fiducia e poi sarebbe di grandissimo prestigio per la nostra società, oltre che importantissimo per avere un sorteggio più soft. È un passaggio che vorremmo fare da primi in classifica”.
Hai cambiato più in Champions che in campionato, da cosa dipende?
“Dalla fiducia e dagli allenamenti che vedo. Adesso parliamo di sorteggio favorevole perché noi e Real siamo state brave, ma io sorteggio non mi aveva inizialmente entusiasmato. Siamo stati bravi a renderlo più semplice di quello che sembra”.
Sesto allenatore dell’Inter per presenze, è orgoglioso?
“Quello è l’obiettivo di noi tutti allenatori, io l’ho avuto lungo alla Lazio e il mio auspicio è quello di ripetermi qui. Ma tra il desiderio e l’auspicio passa il campo e noi siamo giudicati a ogni partita. Nel calcio ci sono momenti differenti e bisogna fare la differenza quando si attraversano i problemi”.
Quanto è prezioso avere un calciatore come Darmian in rosa?
“Tantissimo, è uno di quei classici calciatori che gli allenatori vogliono in squadra. Gioca da quinto a destra, poi a sinistra, poi braccetto. LA domenica precedente a NApoli aveva fatto il braccetto a destra. Grande calciatore di esperienza nazionale e internazionale e aiuta i più giovani a inserirsi”.
Ormai tutti esaltano Calhanoglu, quando avete pensato di metterlo lì al posto di Brozovic?
"Io ero diventato allenatore dell'Inter e nel giorno del problema di Eriksen ho chiamato Marotta e Ausilio perché si leggeva che Calhanoglu non sarebbe rimasto al Milan. Loro mi dissero che l'avevano già contattato, per cui l'idea era comune a tutti. Lo abbiamo preso per fare la mezzala, poi l'infortunio di Brozovic mi ha portato a metterlo lì in qualche allenamento. La prova del nove sono state le partite. E' un giocatore importante, ha caratteristiche da play importante".
Abbiamo visto scherzare insieme Pavard e Thuram, si respira atmosfera di grande gioia, cosa significa tutto questo? E a proposito di Pavard, a giudicare da come correva sembra sia pronto a rientrare…
“Pavard ha superato il test sabato sera a San Siro e penso che possa recuperare per la prossima gara. Scherzi a parte, sono un gruppo di ragazzi che si vogliono bene e stanno bene insieme. Poi io devo fare delle scelte e loro rispettano le mie decisioni”.
Come ha visto Frattesi in questio giorni?
“Lo avevo visto bene già in settimana e avevo il dubbio sul farlo scendere in campo contro l’Udinese o meno. Sta molto bene e penso possa giocare ”.