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Inter, Inzaghi: 'Ad agosto Juve favorita per lo scudetto. Le loro assenze? Allegri recupera Bonucci e Chiellini. Zhang...'
Quanto è importante avere Zhang al tuo fianco in una partita così importante?
“Adesso il presidente c’è fisicamente ma in tutti questi mesi l’ho sempre sentito molto vicino perché mi siamo sempre scritti prima e dopo le partite. Adesso speriamo di fare una grande gara per lui, i nostri tifosi e l’intera società”.
Cosa significa giocare contro un avversario così importante per un trofeo del genere? “Ho avuto la fortuna di giocare qualche finale, sia da allenatore che da giocatore, e in queste partite non esistono favoriti. La Juventus ha ribaltato una partita incredibile contro la Roma, hanno fatto una cosa straordinaria. La Juventus è abituata a giocare finali, hanno calciatori d’esperienza ma vogliamo regalare una gioia ai nostri tifosi e le motivazioni saranno importantissime”.
Come si batte questa Juve?
“Le finali sono tutte partite particolari perché possono essere decise da un singolo episodio. Noi dovremo metterci corsa e determinazione, sapendo che affrontiamo una squadra abituata a queste sfide. Ci saranno momenti in cui ci metteranno in difficoltà ma dovremo essere bravi a uscirne e giocare una grande partita”.
Temi che il fatto che vi indichino come la squadra da battere possa pesare sulle vostre spalle?
“Non ho timore, anzi, l’ho detto più volte che deve essere uno stimolo per noi. Basti vedere il 20 di agosto, prima che iniziasse il campionato mi sembra che la favorita per lo scudetto fosse la Juventus, con un gruppo di squadre pronte a contendersi il campionato dietro la Juventus. Dobbiamo continuare a migliorarci”.
La Juventus arriva senza Chiesa, Cuadrado e de Ligt, in partite così, certe assenze possono essere superate responsabilizzando chi va in campo?
“Allegri saprà come sostituirli nel migliore dei modi, poi recuperano Bonucci e Chiellini e sicuramente avranno una squadra competitiva. Vorrei poi fare l’in bocca al lupo a Chiesa perché è un grandissimo calciatore e un patrimonio del calcio italiano”.
È più facile avere a che fare con un gruppo nuovo quando c’è un capitano forte e riconosciuto come Handanovic nello spogliatoio?
“Io ho avuto fin dal primo giorno una grandissima disponibilità da parte di questo gruppo, che mi ha accolto nel migliore dei modi. Sia Samir che Kolarov mi sono stati di grande aiuto. Kolarov adesso sta molto bene fisicamente ma devo fare delle scelte. Ma al di là di loro due, ho trovato grandissima collaborazione da parte di tutti i componenti della rosa, senza dimenticare la società e i tifosi, venuti subito ad Appiano a farci sentire il loro sostegno incondizionato”.
Quanto può incidere quella vittoria sfumata all’ultimo in campionato? Vi dà più motivazione?
“Penso che la motivazione sia data dall’atmosfera, dal fatto che si parla di una finale che giocheremo di fronte ai nostri tifosi. Non c’è rivincita, chi vince alza il trofeo”.
In che condizioni è la squadra dopo la partita contro la Lazio?
“Oggi abbiamo un allenamento, sono tutti in buone condizione. Compresi Dzeko e Correa. In attacco stanno bene tutti e 4, due giocano e due vanno in panchina, ma sono tutti una grandissima risorsa”.
Può diventare il primo allenatore della storia a battere tre volte la Juventus in finale. C’è un antidoto?
“Ho fatto le due finali con la Lazio sempre contro la Juventus, una volta con Sarri e una volta con Allegri. Partivamo sfavoriti ma è andata bene. Poi con la Juventus ho anche perso una finale di Coppa Italia. Sarà una grande partita e cercheremo di dare questa soddisfazione ai nostri tifosi, dando il 120% in campo”.