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    Inter, in sede tremano le poltrone: Suning mette tutti sulla graticola

    Inter, in sede tremano le poltrone: Suning mette tutti sulla graticola

    • PG
    Con l’avvento di Suning potrebbe sorgere per l’Inter l’alba di una nuova era e non solo per quanto riguarda gli investimenti economici che il colosso di Nanchino garantirà sul mercato, ma anche per gli scossoni che potrebbero emergere in seno alla società stessa, che comporterebbero grandi cambiamenti. C’è vento di novità ad Appiano Gentile, aria che semina incertezza, perché nessuno può sentirsi al sicuro. Decideranno i risultati. 

    FIDUCIA A TERMINE - In estate non sono mancati gli investimenti da parte di Zhang Jindong, che si è fidato di tutti i propri collaboratori, non solo di Kia Joorabchian. Lo dimostra il fatto che siano arrivati anche calciatori che poco hanno a che fare con l’agente anglo-iraniano. Anche la scelta di Pioli è stato un chiaro sintomo di come la voce italiana sia ancora molto considerata. Suning ha ascoltato proprio tutti, anche Thohir, che aveva promosso e ottenuto Frank de Boer per la panchina nerazzurra. Insomma, non è mancata la fiducia verso i collaboratori e dirigenti, nuovi o esperti che fossero. 

    SOTTO LA LENTE D'INGRANDIMENTO DI STEVEN ZHANG - Ma chiaramente quella di Zhang Jindong è una fiducia a termine, perché nessun patron gode nello spendere soldi senza raccogliere frutti in materia di risultati sportivi. La presenza di Steven Zhang e Liu Jun in pianta stabile a Milano non era inizialmente prevista, è stata una necessità verificatasi strada facendo. Un’ulteriore conferma di come ci sia l’esigenza, da parte della nuova proprietà, di tenere tutto sotto stretta sorveglianza e non solo per quanto riguarda la sfera sportiva. Suning sta analizzando tutti i dipartimenti della società e a fine stagione tirerà le somme. Intanto Michael Bolingbroke e Richard Lamb, le prime vittime del nuovo corso, si sono già avviati verso nuove esperienze professionali. 

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