Inter in pericolo! I creditori di Zhang chiedono le quote del club, parte la nuova causa a Milano
Non solo i rischi in patria, il presidente dell'Inter, Steven Zhang, dovrà iniziare a considerare anche quelli sul territorio italiano. È quanto scrive Calcio e Finanza dopo aver visionato i documenti relativi alla controversia tra Zhang e i suoi creditori.
“I creditori di Steven Zhang potrebbero rifarsi anche sulle quote dell’Inter in mano al numero uno nerazzurro. Oltre alle cause a Hong Kong e quella negli USA, infatti, come emerso nei mesi scorsi è in corso anche una causa al Tribunale di Milano, con cui i creditori in particolare chiedono che venga cancellata la delibera con cui l’Inter ha dato l’ok a non versare uno stipendio a Zhang come presidente del club. Il figlio di Zhang Jindong infatti non risulta avere beni né immobili in Italia, si legge nei documenti, nonostante i post sui social network sembrino mostrare uno stile di vita particolarmente agiato. Motivo per cui la China Construction Bank Asia ora vorrebbe rifarsi sugli asset italiani di Zhang: anche perché, in base alle stime dell’accusa, lo stipendio dovrebbe essere pari a 914mila euro annui”.
IL DOCUMENTO VISIONATO DA CALCIO E FINANZA - “ L'Inter ha rinunciato al compenso dovuto a Zhang, che ai sensi della legge italiana costituisce un atto gratuito avente valore economico che incide sugli interessi patrimoniali di Zhang e sulla sua capacità di soddisfare il debito nei confronti della CCBA. Inoltre, Zhang avrebbe condotto i suoi affari finanziari in modo tale che pochi beni fossero posseduti direttamente a suo nome, nonostante le sue ostentate manifestazioni di ricchezza, al fine di ostacolare i suoi creditori. Nel procedimento italiano, la CCBA cercherà di soddisfare la sentenza di Hong Kong contro Zhang, in particolare prendendo di mira i suoi beni all’interno dell’Italia che saranno identificati, come i debiti che gli sono dovuti dall’Inter o le partecipazioni nell’Inter”.
La prima udienza al Tribunale di Milano è fissata per l'8 marzo del 2023 alle ore 10.