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    Inter, il problema più grande è il monte ingaggi: da Lukaku a Padelli, tutti gli stipendi, le scadenze e chi può partire

    Inter, il problema più grande è il monte ingaggi: da Lukaku a Padelli, tutti gli stipendi, le scadenze e chi può partire

    • Emanuele Tramacere
    Via ai colloqui individuali per trovare una soluzione al problema più importante che attanaglia oggi il bilancio dell'Inter e la sua proprietà cinese. Suning, Steven Zhang e Beppe Marotta lo hanno detto a chiare lettere: l'attuale bilancio non è sostenibile con i problemi legati alla pandemia che hanno condizionato gli ultimi due anni e hanno portato il costo del lavoro fuori da ogni regime di sostenibilità. Il monte ingaggi è arrivato a toccare oltre il 75% del fatturato e per qualunque altra azienda si starebbe avvicinando il rischio default. 

    OBIETTIVO RIDURRE - Suning ha dettato la linea, l'obiettivo è quello di tagliare i costi il più possibile e per farlo nel corso dei colloqui individuali annunciati dalla società si prospetterà in un confronto schietto e diretto ai calciatori diverse modalità per alleggerire quel dato e, quindi, il monte ingaggi. In base a quello si potrebbero spostare equilibri interni e anche strategie di mercato. Conte ha indicato i suoi intoccabili, ma analizzando la rosa come si potrebbe arrivare ad un taglio di circa il 15% dell'attuale carico?

    GLI INGAGGI E LE SCADENZE 
    Romelu LUKAKU  – 7,5 milioni + 1,5 di bonus [2024]

    Christian ERIKSEN – 7,5 milioni + 1,5 di bonus [2024]
    Alexis SANCHEZ – 7 milioni [2023]
    Arturo VIDAL – 6,5 milioni [2022+1]
    Achraf HAKIMI – 5 milioni [2025]
    Ivan PERISIC – 5 milioni [2022]
    Stefan DE VRIJ – 3,8 milioni [2023]
    Marcelo BROZOVIC – 3,5 milioni [2022]
    Samir HANDANOVIC – 3,2 milioni [2022]
    Aleksandar KOLAROV – 3 milioni [2021]
    Milan SKRINIAR – 3 milioni + 0,5 milioni di bonus [2023]
    Ashley YOUNG – 3 milioni [2021]
    Matías VECINO – 2,5 milioni [2022]
    Niccolò BARELLA – 2,5 milioni [2024]
    Lautaro MARTINEZ - 2,5 milioni [2023]
    Danilo D’AMBROSIO – 2 milioni [2021]
    Stefano SENSI – 2 milioni [2024]
    Matteo DARMIAN - 2 milioni [2024]
    Andrea RANOCCHIA – 1,8 milioni [2021]
    Andrea PINAMONTI – 1,8 milioni [2024]
    Roberto GAGLIARDINI – 1,5 milioni [2023]
    Alessandro BASTONI - 1,5 [2023]
    Inout Radu - 1 [2024]
    Daniele PADELLI – 0,5 milioni [2021]
    Georgios VAGIANNIDIS – 0.3 milioni [2024]

    DI RITORNO DAI PRESTITI
    Radja NAINGGOLAN - 4,5 milioni [2022]
    JOAO MARIO - 3,5 milioni [2022]
    Valentino LAZARO - 1,5 milioni [2023]
    DALBERT – 1,2 milioni [2023]
    Lucien AGOUME – 0,2 milioni [2022]
    Sebastiano ESPOSITO – 0,1 milioni [2022]

    CHI PUO' PARTIRE? - Abbiamo messo in grassetto coloro che, per l'allenatore, sono ritenuti fondamentali per lo sviluppo del suo progetto tecnico-tattico. Kolarov, Young e Padelli saranno lasciati partire, Ranocchia dovrà trattare al ribasso e anche l'accordo di D'Ambrosio è oggi in discussione. Questi addii potrebbero consentire all'Inter di adeguare il contratto di Bastoni e, probabilmente di Lautaro Martinez che però non è considerato insostituibile. Sono però altri gli ingaggi che potrebbero essere "sacrificati" due su tutti sono quelli dei cileni Arturo Vidal e Alexis Sanchez che hanno sì usufruito del decreto crescita, ma toccano comunque quote troppo alte per l'attuale situazione economica. Da Pinamonti, Agoume e Radu potrebbero arrivare delle plusvalenze, ma il vero dubbio riguarderà Chirstian Eriksen, Milan Skriniar e Marcelo Brozovic. Tutti e tre potrebbero rappresentare occasioni di grandi plusvalenze sia a fronte di offerte importanti che davanti a possibili super scambi. E gli esuberi di rientro? anche dalla risoluzione di casi spinosi come Joao Mario, Dalbert, Nainggolan e Lazaro passa molto delle prossime mosse nerazzurre. Non sarà semplice, la disponibilità dei giocatori sarà importante anche per questo.

     

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