Calciomercato.com

  • Inter più forte e senza big sacrificati: il bilancio sul mercato estivo

    Inter più forte e senza big sacrificati: il bilancio sul mercato estivo

    • Pasquale Guarro
    Il grande sipario del calciomercato è chiuso e adesso è ora di tirare le somme, riconoscendo un valore al lavoro svolto dalla dirigenza. Prima di attribuire un voto, in questi casi, bisogna necessariamente porsi una domanda: Ausilio e Baccin sono riusciti a rinforzare la rosa della scorsa stagione? Sulla risposta non c’è dubbio alcuno, l’Inter è più completa di un anno fa: Taremi al posto di Sanchez, Zielinski per Klaassen e Martinez come secondo al posto di Audero. All’ultimo giorno di mercato si è aggiunto anche Tómas Palacios, un giovane di belle speranze che si spera possa crescere seguendo un po’ la stessa parabola che è stata di Bisseck. 

    DIVERSA DALLE ALTRE - C’è da dire che la sessione di mercato appena terminata ha portato una grande novità in viale della Liberazione, visto che per la prima volta dopo anni di sacrifici e addii amari, l’Inter non ha venduto nessuno dei suoi big. La conseguenza è stata quella di avere poche risorse da investire sul mercato, ma la strategia è assolutamente quella giusta se pensiamo che quella a disposizione di Inzaghi è la squadra che l’anno scorso ha ammazzato il campionato e che la rivoluzione c’era stata già la scorsa estate, quando i nerazzurri, calcolando anche l’innesto di Buchanan a gennaio, avevano inserito 14 nuovi calciatori: Sommer, Audero, Di Gennaro, Pavard, Carlos Augusto, Bisseck, Pavard, Cuadrado, Frattesi, Klaassen, Thuram, Arnautovic, Sanchez, Buchanan.

    COSA SAREBBE SERVITO - A questo punto si può procedere con la seconda domanda: di cosa aveva bisogno questa rosa per poter essere definita “perfetta”? Quella della passata stagione è stata una marcia trionfale che ha condotto l’Inter alla seconda stella ma la stagione, lunga e deteriorante, ha messo in evidenza anche qualche limite, oltre a quelli già risolti con gli acquisti di Taremi e Zielinski. Era mancata un po’ di qualità sulla corsia di destra, dove Dumfries porta tanta fisicità ma poco spunto e Darmian potrebbe accusare l’età a stagione inoltrata. Inserire un profilo alla Cuadrado avrebbe sicuramente offerto alla rosa maggiore imprevedibilità. A seguire, poi, c’è sicuramente la questione Arnautovic: l’austriaco si è dimostrato inadeguato al contesto e il suo ritorno in nerazzurro è stato un flop. Sostituirlo con qualcuno che potesse aggiungere al reparto offensivo caratteristiche diverse, sarebbe stato perfetto, visto che si giocherà una volta ogni 3 giorni, fattore che di conseguenza rende importante anche l’utilizzo della quarta punta, se non si vuole arrivare a spremere le altre tre. Se per tanto tempo si è parlato di Gudmundsson, non è stato certamente un caso. 

    NO A HERMOSO - L’islandese è chiaramente un obiettivo di mercato sfumato, ma a causa del sovraffolamento che c’è lì davanti, visto che né Correa né Arnautovic hanno trovato una soluzione in uscita. Inoltre, Inzaghi aveva chiesto un profilo di esperienza in difesa, indicando Hermoso come rinforzo ideale, ricevendo però il no della proprietà verso quello che sarebbe stato l’ennesimo trentenne in rosa. La casella, come già detto, è stata invece riempita da Palacios, che però non entrerà rapidamente nelle rotazioni del tecnico. 

    IL VOTO FINALE - Il lavoro svolto in estate è sicuramente soddisfacente, anche perché agli innesti vanno aggiunti i rinnovi di Lautaro, Barella e Simone Inzaghi. L’opera non è stata completata con i giusti dettagli e qualche esubero è rimasto sullo stomaco, ma questo era quasi fisiologico potesse accadere. Il mercato estivo della dirigenza nerazzurra merita sicuramente un 7+, probabilmente anche un 7,5 se strada facendo Martinez dovesse rivelarsi un acquisto utile. 

    Commenti

    (59)

    Scrivi il tuo commento

    jjspiderjj
    jjspiderjj

    C’è da dire che l Inter non aveva bisogno di fare grandi manovre di mercato .. ha certamente pres...

    • 1
    • 0

    Altre Notizie