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Inter, il nuovo stadio va veloce tra Assago e Rozzano. I sindaci: 'Un orgoglio e un'opportunità'. Le ultime
NEL DETTAGLIO - E' la famiglia Cabassi, imprenditori e costruttori milanesi, a possedere il terreno, che poggia al 90% sul comune di Assago e al 10% su quello di Rozzano. E' in essere, inoltre, un accordo di non divulgazione che impone riservatezza, e al quale anche i vertici nerazzurri si stanno attenendo nelle uscite ufficiali. I dialoghi con la famiglia Cabassi, in realtà, vanno avanti dal 2005, sotto la presidenza di Massimo Moratti. Tant'è che nel piano di governo del territorio di Rozzano, che è in via di approvazione, c’è già nero su bianco la possibilità di realizzare volumetrie in quell’area.
I SINDACI - "Siamo ancora ai se e non abbiamo informazioni a riguardo, ma se si andasse avanti, siamo pronti a spalancare le porte: oltre all’indotto, ospitare l’impianto dell’Inter sarebbe un vanto e un orgoglio per tutto il territorio», racconta alla Gazzetta dello Sport il sindaco di Rozzano Gianni Ferretti, tifosissimo nerazzurro. E' rossonera invece la collega di Assago, Lara Carano: "Sono milanista da sempre ma, nel caso, saremmo pronti a collaborare con i “cugini” di Rozzano per cogliere questa opportunità, ridurre i problemi e aiutare soprattutto dal punto di vista della viabilità".
ASSIST OLIMPICO - Uno degli impianti di Milano-Cortina 2026, infatti, sarà proprio il Forum di Assago: in vista delle gare olimpiche invernali, sarà necessario alleggerire la pressione sul traffico attorno e in uscita di tangenziale, aumentando contestualmente i parcheggi a disposizione. I discorsi con l'Inter vanno avanti anche tenendo conto di questo aspetto.