L’idea iniziale, Pirlo, era eccellente dal punto di vista tecnico: chi ha piedi più raffinati del regista emigrato in America, chi illumina più di lui? Ma proprio Andrea ha spento ogni speranza: resto dove sono. A noi, in realtà, sembrava che questa soluzione avesse anche un paio di controindicazioni, la prima legata all’età (arriverà un giorno in cui anche un fenomeno come Pirlo soffrirà i ritmi elevati, no?) e l’altra dovuta al fatto che i due centrocampisti dell’Inter, quando Mancini ricorre al 4-2-3-1, devono avere molti muscoli per permettere ai quattro elementi d’attacco di esprimersi. Insomma: Pirlo sì, ma con qualche dubbio.

 

Ora l’obiettiivo si è spostato su Lassana Diarra, trent’anni, in uscita dal Marsiglia. Dal punto di vista tecnico, ovviamente niente a che vedere con Pirlo. Ma nemmeno con Melo, nel senso che si colloca a mezza via: non un fenomeno, ma neppure un disastro. Non un grande pensatore del centrocampo, ma certamente un uomo di corsa (infatti ci era piaciuto in alcune partite giocate in gioventù da terzino destro). Può tornare utile all’Inter, questo è sicuro, però non le cambierà il volto.

 

Non Melo, non Pirlo, non Diarra. Chi è allora l’uomo perfetto per il centrocampo dell’Inter? La risposta, a nostro avviso, è più semplice di quanto si possa immaginare: Geoffrey Kondogbia. Ha tutto per essere l’uomo della svolta e - perché no? - l’uomo dello scudetto. Ha i muscoli, e abbiamo detto che a questa squadra servono eccome, con tutte quelle punte e mezzepunte che si ritrova là davanti. Ha i piedi, perché la potenza non ne penalizza la tecnica, rendendolo un giocatore speciale. Ha l’età giusta, non essendo ancora arrivato a ventitré anni, e l’esperienza sufficiente, avendo già percorso i campionati di mezza Europa. E ha anche i centimetri, che all’Inter in mezzo al campo mancano.

 

Nonostante questi mesi complicati, Kondogbia resta un calciatore fantastico. Bocciarlo sarebbe folle: sarà lui il miglior acquisto dell’Inter nel mercato di gennaio.