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Inter, il mercato sta pagando. Ma all'appello mancano due 'ritardatari'
Ci sono anche scelte di mercato azzeccate dietro la recente riscossa dell'Inter che, archiviati in fretta i passi falsi in campionato contro Sassuolo e Parma, dalla vittoria al cardiopalma contro il Tottenham in Champions League, ha messo la freccia, ripetendosi contro Sampdoria, Cagliari e PSV Eindhoven. Una coppia di centrali difensivi, de Vrij-Skriniar, invidiata da molti in Europa, ma anche un esterno mancino nuovo di zecca (all'occorrenza riadattabile al suo vecchio ruolo di mezzala) che ha portato esperienza e peso specifico come Asamoah, passando per le certezze assolute come Nainggolan e le interessanti scommesse per il futuro che rispondono ai nomi di Matteo Politano e Lautaro Martinez.
I 'RITARDATARI' - Iniziano a pagare i dividenti le mosse sul mercato della società nerazzurra e del direttore sportivo Piero Ausilio che, per essere pienamente soddisfatto, attende ancora al varco Sime Vrsaljko e Keita Baldé. Per motivi differenti, l'ex Atletico Madrid e l'attaccante acquistato dal Monaco non hanno risposto alle attese, il primo frenato da un'infiammazione al ginocchio lasciata in eredità dal Mondiale, il secondo alla ricerca di quella continuità che in carriera gli è spesso mancata. Due investimenti importanti, un'operazione complessiva da 24 milioni di euro per Vrsaljko, addirittura da 39 per Keita, per due calciatori in grado teoricamente di far fare all'Inter un ulteriore salto di qualità. Dal croato Spalletti si aspetta quella qualità nei cross e nei rifornimenti per gli attacchi che si alternino alla propensione maggiormente difensiva di D'Ambrosio, mentre l'ex laziale può essere l'asso nella manica in grado di spaccare in due le partite con le sue improvvise accelerazioni.
DELUSIONE KEITA - Ad oggi, a colpire in negativo sono state soprattutto le difficoltà di adattamento al calcio di Spalletti dell'attaccante senegalese, giocatore espressamente richiesto dal tecnico di Certaldo, ma ben lontano dai suoi migliori standard di rendimento. Titolare soltanto due volte da inizio stagione, a Bologna e contro il Parma, raramente ha impressionato e, dopo gli screzi col suo allenatore nel match con la Fiorentina, ha collezionato due panchine consecutive contro Cagliari e PSV. Una scelta dettata certamente dalle migliori garanzie tattiche e fisiche fornite oggi da Politano e persino da Candreva, ma anche un avviso ai naviganti. Se si vuole essere protagonisti all'Inter, oltre alle doti tecniche serve una testa diversa e una maggiore volontà di mettersi a disposizione. Vrsaljko e Keita, mancano soltanto loro in un'Inter che viaggia spedita, anche grazie al mercato.
I 'RITARDATARI' - Iniziano a pagare i dividenti le mosse sul mercato della società nerazzurra e del direttore sportivo Piero Ausilio che, per essere pienamente soddisfatto, attende ancora al varco Sime Vrsaljko e Keita Baldé. Per motivi differenti, l'ex Atletico Madrid e l'attaccante acquistato dal Monaco non hanno risposto alle attese, il primo frenato da un'infiammazione al ginocchio lasciata in eredità dal Mondiale, il secondo alla ricerca di quella continuità che in carriera gli è spesso mancata. Due investimenti importanti, un'operazione complessiva da 24 milioni di euro per Vrsaljko, addirittura da 39 per Keita, per due calciatori in grado teoricamente di far fare all'Inter un ulteriore salto di qualità. Dal croato Spalletti si aspetta quella qualità nei cross e nei rifornimenti per gli attacchi che si alternino alla propensione maggiormente difensiva di D'Ambrosio, mentre l'ex laziale può essere l'asso nella manica in grado di spaccare in due le partite con le sue improvvise accelerazioni.
DELUSIONE KEITA - Ad oggi, a colpire in negativo sono state soprattutto le difficoltà di adattamento al calcio di Spalletti dell'attaccante senegalese, giocatore espressamente richiesto dal tecnico di Certaldo, ma ben lontano dai suoi migliori standard di rendimento. Titolare soltanto due volte da inizio stagione, a Bologna e contro il Parma, raramente ha impressionato e, dopo gli screzi col suo allenatore nel match con la Fiorentina, ha collezionato due panchine consecutive contro Cagliari e PSV. Una scelta dettata certamente dalle migliori garanzie tattiche e fisiche fornite oggi da Politano e persino da Candreva, ma anche un avviso ai naviganti. Se si vuole essere protagonisti all'Inter, oltre alle doti tecniche serve una testa diversa e una maggiore volontà di mettersi a disposizione. Vrsaljko e Keita, mancano soltanto loro in un'Inter che viaggia spedita, anche grazie al mercato.