Inter: il mercato si fa con i fondi
Diego Perotti, Paulo Dybala e Paul-Josè Mpoku: tre idee per il mercato estivo dell'Inter, confermate dalla trasferta di lavoro di sabato a Marassi per il capo degli osservatori nerazzurri Mirabelli per seguire il fantasista del Genoa e il talento del Cagliari e dalle parole del ds Piero Ausilio a certificare l'interesse per l'attaccante classe 1993 del Palermo che tanto piace anche alla Juventus.
ATTACCO DA RIFARE - E' bene dirlo subito, è pressochè impossibile pensare di mettere le mani su tutti quanti, a meno che Erick Thohir non decida di svenarsi; ma l'attuale crisi economica del club, che ha recentemente costretto il magnate indonesiano a concedere un nuovo prestito da 60 milioni di euro per la gestione ordinaria, e la mannaia del Fair Play Finanziario non ammettono voli pindarici. L'Inter ha bisogno di ritoccare in maniera chirurgica tutti i reparti per sperare di tornare subito competitiva e l'attacco potrebbe cambiare volto a giugno. Via Podolski, conferme per Shaqiri e Palacio, Icardi sempre a rischio cessione.
TRE IDEE PER MANCINI - E allora ecco spuntare i nomi di Dybala, Perotti e Mpoku, giocatori di classe indiscutibile, quelli che piacciono a Mancini e che, almeno due su tre, possono essere obiettivi alla portata della squadra nerazzurra. Non senza l'aiuto di un soggetto, quei famigerati fondi di investimento che hanno in comune il fatto di detenere parte dei cartellini dei tre calciatori e che al giorno d'oggi sono interlocutori sempre più presenti nel mondo del calcio. Dybala è gestito da Pierpaolo Triulzi, uomo di fiducia del potente procuratore sudamericano Gustavo Mascardi (quello di Iturbe), Perotti è in mano ad un fondo che ha consentito il suo trasferimento per soli 350.000 euro al Genoa (oggi ne vale dai 10 ai 15) e Mpoku è stato acquistato tramite un soggetto terzo che fa capo al club qatariota dell'Al-Arabi dallo Standard Liegi per essere poi girato al Cagliari.
IL PROGETTO NERAZZURRO - L'Inter ha attivato i primi contatti con le parti interessate, ben sapendo che si troverà a trattare con delle società molto abili a monetizzare le cessioni dei rispettivi gioielli, ma in questi casi con un minore potere contrattuale, alla luce del fatto di non essere interamente titolari dei diritti sportivi. Una situazione che può dunque agevolare il club di Thohir, pronto ad imbastire trattative per mettere le mani su questi giocatori a fronte di investimenti non eccessivamente onerosi e con formule molto innovative, per esempio il prestito con diritto/obbligo di riscatto o l'inserimento di clausole che consentano ai fondi di guadagnare buone percentuali sulle future rivendite dei calciatori.
ATTACCO DA RIFARE - E' bene dirlo subito, è pressochè impossibile pensare di mettere le mani su tutti quanti, a meno che Erick Thohir non decida di svenarsi; ma l'attuale crisi economica del club, che ha recentemente costretto il magnate indonesiano a concedere un nuovo prestito da 60 milioni di euro per la gestione ordinaria, e la mannaia del Fair Play Finanziario non ammettono voli pindarici. L'Inter ha bisogno di ritoccare in maniera chirurgica tutti i reparti per sperare di tornare subito competitiva e l'attacco potrebbe cambiare volto a giugno. Via Podolski, conferme per Shaqiri e Palacio, Icardi sempre a rischio cessione.
TRE IDEE PER MANCINI - E allora ecco spuntare i nomi di Dybala, Perotti e Mpoku, giocatori di classe indiscutibile, quelli che piacciono a Mancini e che, almeno due su tre, possono essere obiettivi alla portata della squadra nerazzurra. Non senza l'aiuto di un soggetto, quei famigerati fondi di investimento che hanno in comune il fatto di detenere parte dei cartellini dei tre calciatori e che al giorno d'oggi sono interlocutori sempre più presenti nel mondo del calcio. Dybala è gestito da Pierpaolo Triulzi, uomo di fiducia del potente procuratore sudamericano Gustavo Mascardi (quello di Iturbe), Perotti è in mano ad un fondo che ha consentito il suo trasferimento per soli 350.000 euro al Genoa (oggi ne vale dai 10 ai 15) e Mpoku è stato acquistato tramite un soggetto terzo che fa capo al club qatariota dell'Al-Arabi dallo Standard Liegi per essere poi girato al Cagliari.
IL PROGETTO NERAZZURRO - L'Inter ha attivato i primi contatti con le parti interessate, ben sapendo che si troverà a trattare con delle società molto abili a monetizzare le cessioni dei rispettivi gioielli, ma in questi casi con un minore potere contrattuale, alla luce del fatto di non essere interamente titolari dei diritti sportivi. Una situazione che può dunque agevolare il club di Thohir, pronto ad imbastire trattative per mettere le mani su questi giocatori a fronte di investimenti non eccessivamente onerosi e con formule molto innovative, per esempio il prestito con diritto/obbligo di riscatto o l'inserimento di clausole che consentano ai fondi di guadagnare buone percentuali sulle future rivendite dei calciatori.