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    Inter, il mercato di Kia è un fallimento

    Inter, il mercato di Kia è un fallimento

    Prima o poi se ne sono resi conto tutti, probabilmente presto sarà anche la volta di Suning, che per il Jiangsu si è affidata all’aiuto di intermediari esterni al club. Convincere i calciatori a raggiungere il campionato cinese non è semplice, occorre indurli al sì versando tanti milioni di euro, più di quelli che potrebbero guadagnare in qualsiasi altro posto. Ecco perché da quelle parti la figura di Kia Joorabchian può avere un senso. Diversamente se invece parliamo di Serie A, Premier o Liga. In Europa è difficile per i club fare affari grazie al supporto di mediatori esterni. 

    L'INUTILE SALASSO - Il perché è semplice: questi signori guadagnano anche in base al costo totale dell’operazione, più sarà alto, più le loro tasche si riempiranno. Il caso dell’Inter è emblematico. Per Gabigol e Joao Mario, la società nerazzurra ha versato 75 milioni di euro, un vero e proprio salasso, che nel tempo si è addirittura rivelato in parte inutile. Il brasiliano ha visto il campo per un quarto d’ora complessivo, il portoghese, invece, ha dimostrato di poter essere un utile elemento, ma anche che il prezzo sborsato per lui è decisamente eccessivo. 

    FALLIMENTO KIA - Pioli ha tenuto l’ex Sporting Lisbona in panchina contro la Fiorentina, potrebbe fare altrettanto anche contro il Napoli. Sarebbe la seconda esclusione consecutiva per il portoghese, che in panca affiancherebbe l’altro colpo voluto da Kia, quel Gabigol costato quasi 30 milioni di cartellino e che adesso potrebbe già essere ceduto in prestito. 75 milioni tenuti al caldo di una panchina: se non è un fallimento questo…

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