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  • Inter, il lungo inverno di Frattesi: i prossimi due mesi come ponte verso il futuro

    Inter, il lungo inverno di Frattesi: i prossimi due mesi come ponte verso il futuro

    • Pasquale Guarro
    Gennaio ormai è lontanissimo, alle spalle da un bel pezzo, con il primo, vero, sole caldo che si affaccia a ricordare che l’estate ormai è a un tiro di schioppo. Ma in questa natura che fiorisce e prende vita, c’è chi continua a vivere immutatamente il proprio personalissimo inverno e il riferimento non può che essere rivolto a Davide Frattesi, il quale nell’ultima finestra di mercato aveva cullato l’idea di lasciare Milano nella speranza di trovare un allenatore che potesse garantirgli maggiore spazio rispetto a quello che finora gli ha concesso Simone Inzaghi. Le cose non sono andate secondo le sue aspettative, ma la questione è solo rimandata visto che nel frattempo, quando marzo è ormai inoltrato, nessun agente - esterno o interno - ha modificato la sua condizione di “scontento”.

    DEFICIT DI FIDUCIA E VARIABILE - Nelle ultime dieci partite di campionato, Frattesi ha giocato con il contagocce, utilizzato per lo più in estreme situazioni d’emergenza (tralasciando la Coppa Italia): 4 panchine, 4 scampoli di match e due gare iniziate dal primo minuto. Il totale fa 210 minuti totali. Zielinski, parlando dell’altra mezzala di riserva, di minuti ne ha totalizzati quasi il doppio rispetto a lui, ovvero 398, prendendo in considerazione la stessa finestra che comprende le ultime dieci di campionato. Fermandoci a giudicare i numeri, risulta complesso non pensare che ci sia un deficit di fiducia verso il calciatore, che né il tempo né il lavoro ad Appiano riescono a compensare. Anche se nel frattempo una variabile potrebbe incidere sulla traiettoria di una parabola che altrimenti sarebbe stata costante fino al termine della stagione: ieri Zielinski si è fermato per un brutto problema muscolare, le prime sensazioni lasciano pensare a uno stop molto lungo e allora è possibile che Frattesi possa trovare maggiore spazio, in un reparto che in questo momento conta un uomo in meno. 

    IL PONTE - Ieri sera al posto di Zielinski (entrato al 25’ e uscito al 28’ per un problema al polpaccio) è stato scelto Correa, ma la circostanza era particolare, con l’Inter alla ricerca del gol vittoria contro il Monza, dopo averne recuperati già due. Inzaghi ha preferito giocarsi l’ultimo cambio sfruttando un elemento che avrebbe potuto garantire una maggiore pressione alla retroguardia del Monza. In condizioni “normali” il tecnico nerazzurro avrebbe sicuramente fatto altri ragionamenti, a questo punto rimandati al futuro. Ma la notizia di Frattesi in panchina aveva comunque già fatto rumore in mattinata, quando è arrivata la conferma che a centrocampo avrebbero giocato i due diffidati, Barella e Mkhitaryan, a rischio Atalanta. Quando si è capito che alla fine l’ex Sassuolo non sarebbe neanche entrato in campo, in molti hanno avuto modo di acciuffare un pensiero divenuto ormai ricorrente: “Se non adesso, quando?”. I prossimi due mesi saranno un ponte tra presente e futuro, probabilmente alla ricerca del proprio sole. 

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    L'Alpino di Russia
    L'Alpino di Russia

    Frattesi, spero di essere smentito dal giocatore, NON è da grande squadra ... se uno si reputa da...

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