Inter, il lavoro diplomatico di Marotta e Zhang non prevedeva le scuse di Icardi, ma Spalletti e lo spogliatoio...
“Poi le interpretazioni divergono, sul passaggio che Icardi non ha fatto con i compagni per chiarire quanto accaduto dal 13 febbraio in poi. O almeno, non ha fatto nei termini in cui lo spogliatoio e il tecnico avrebbero gradito. Icardi da un lato ritiene di aver completato il suo percorso di reinserimento – quello stabilito e confermato in un incontro con Marotta e Zhang ad Appiano martedì scorso, nel giorno del primo allenamento in gruppo — che certo non prevedeva la richiesta di scuse. Ed è questo il senso del comunicato che l’avvocato Paolo Nicoletti rilascia all’Ansa nel tardo pomeriggio: «Icardi dal giorno del suo rientro si è messo a disposizione della squadra, con professionalità, seguendo i passaggi da me convenuti nell’interesse dell’Inter e del giocatore con l’a.d. Beppe Marotta, e anche con il presidente, Steven Zhang. La decisione di non convocare Icardi non mi è stata anticipata e non conoscendone le motivazioni non posso commentarla. Ho sentito giornalmente Marotta, che mi ha sempre comunicato che tutto procedeva positivamente». Come a dire: la convocazione di Icardi era nella logica delle cose, dopo tutto il lavoro diplomatico svolto”.