AFP/Getty Images
Inter, il gioco di Spalletti si sintetizza così: ecco come ha cambiato la Roma
LA PRIMA ROMA - "La prima Roma di Spalletti era un gioiello. Mischiava tecnica e ritmo come se fossero qualità simili, unendo polpacci pieni e piedi buoni fino a trasformarli in una cosa sola. Aveva una caratteristica che oggi rivediamo in certi movimenti del Napoli di Sarri: usciva dal pressing avversario con “palla avanti-palla indietro” fatto con una velocità e una precisione che disorientavano chi ci finiva dentro. Rimase quattro stagioni, dal 2005 al 2009, De Rossi aveva 10 anni di meno, Totti lo stesso".
LA ROMA ATTUALE - "In fase offensiva, ha un marchio chiaro: la velocità di Salah. Ma è comunque un calcio che pensa all’attacco, che punta alla rete avversaria e che ha più modi di raggiungerla. Quello principale, come detto, è lo sfruttamento delle risorse tecniche e soprattutto fisiche di Dzeko, ma anche i tagli delle due ali sono preziosi. In questo campionato Salah ha segnato 15 gol, quanti Papu Gomez e appena due in meno di Insigne: sono le ali più prolifiche della Serie A. Nainggolan ne ha fatti 11, quanti Hamsik: sono i due centrocampisti che hanno segnato di più. Se si può sintetizzare il calcio di Spalletti diremmo la forza di rinnovarsi. Non resta mai fermo, non si àncora al solito pensiero. E’ un ricercatore".