Intermania: il derby si vince sul mercato
Sotto a chi tocca: dopo Ibrahimovic e Balotelli, anche quest'anno l'Inter si appresta a cedere un pezzo pregiato per fare cassa. Se la prima volta è andata bene con l'arrivo di Eto'o più soldi da investire per gli acquisti di Milito, Thiago Motta, Lucio e Sneijder, altrettanto non si può dire per la scorsa estate quando Moratti non ha regalato a Benitez un sostituto degno di SuperMario.
Vista la svalutazione di Maicon e Milito, l'asso che ad oggi ha più mercato è senz'altro Wesley Sneijder. Perderlo sarebbe un vero peccato, anche perché l'olandese ha caratteristiche tecnico-tattiche molto rare ed è uno degli elementi più 'verdi' della rosa nerazzurra (classe 1984). Seppur a malincuore, una sua cessione sarebbe giustificabile solo a determinate condizioni: in caso di offerta irrinunciabile e in presenza di soluzioni alternative per la squadra. Senza Sneijder, Leonardo disegnerebbe l'Inter con un 4-3-3 che preveda un centrocampo muscolare (rinforzato da un top-player) e un tridente con Eto'o e Sanchez ai lati di Pazzini o Milito.
In ogni caso, anche se un po' duole dirlo, lo scenario ideale sarebbe un altro: fare come il Milan. Dopo gli addii di Shevchenko e Kakà, Galliani è stato chiaro nel delineare la nuova politica sul mercato in uscita: i big rossoneri (Pato e Thiago Silva su tutti) non si toccano. I nuovi campioni d'Italia hanno già iniziato a rinforzarsi con gli arrivi di Mexes e Taiwo in difesa e sembrano determinati a condurre una campagna acquisti da protagonisti. Se Moratti vuole riprendersi subito lo scettro, deve fare altrettanto anche perché il traguardo della seconda stella non è poi così lontano. Chi lo raggiungerà per primo: Milan o Inter?